Intelligente, pop, spigliato e onesto il graphic novel nominato tra i migliori libri del 2015, anno della sua uscita, da New York Times, Amazon, GQ e Forbes.
La storia delle mie tette è un romanzo a fumetti, chiamato dai contemporanei graphic novel, scritto da Jennifer Hayden, in cui l’autrice narra, dagli albori ad oggi, la storia non solo delle sue tette ma anche della sua famiglia nonché, inestrinsecabile, la sua storia personale. Edito da BD per la collana Psycho Pop (360 pagine, 20 euro), una collana dai titoli importanti e intensi che ritroveremo ancora.
La storia delle sue tette inizia con queste benedette tette che non crescono mai e mentre tutte le sue amiche sviluppano la pubertà per lei il momento sembra non arrivare mai. Col tempo, poi, inizia una avventura fatta di sbalzi e accettazione in cui le tette assumono diversi significati simbolici, fino a sfiorare l’idea di non volerle nemmeno più. Già, perché per lei come per altri due membri della famiglia le tette diventano fonte del maligno, la malattia ancora impronunciabile che, a dispetto di tutte le cure avanzate e i grandi passi che ha fatto la medicina, ancora ammazza.
E allora le tette tanto attese se ne devono andare, prima per la madre, poi per la suocera e infine per lei. Jennifer ci accompagna attraverso queste fasi della sua vita senza tralasciare di raccontare anche il resto: l’amicizia, la carriera, la difficoltà di essere una figlia decente per genitori in crisi; ci racconta la bellissima e lunga storia d’amore tra lei e il marito e il modo con cui hanno affrontato tutte le traversie della vita; ci racconta, la storia delle donne che per lei sono state importanti e della loro fragilità davanti alle circostanze della vita e della morte. Lo fa con leggerezza, ironia e tanta maestria. La storia delle mie tette fu nominato tra i migliori libri del 2015, anno della sua uscita, da New York Times, Amazon, GQ e Forbes.
Alberto Costa, che chiude il testo con una preziosa postfazione, è senologo e autore di innumerevoli pubblicazioni scientifiche. Ha ricoperto il ruolo di Segretario generale per l’European Organization for Research and treatment of Cancer (EORTC) e di membro del programma della commissione dell’Unione Europea: Europe Against Cancer. E proprio Alberto Costa ci fa capire, se non fosse bastata l’autrice, come questo tema scottante riguardi tutte le donne e forse anche gli uomini che con queste donne si trovano a condividere un momento drammatico che nella migliore delle ipotesi le segna in modo indelebile, nella peggiore le accompagna alla fine dei loro giorni.
Laura Massera
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