Bellezze in bicicletta al Giro della maglia rosa

Alfonsina Morini Strada - 1924 Giro d'Italia
Le pioniere del ciclismo nell’Italia di ieri e di oggi: 1924 Alfonsina Morini Strada prima donna a competere nel Giro d’Italia, 2021 Giada Borgato prima commentatrice dello stesso.

Chi non ricorda le allegre note di Ma dove vai, bellezza in bicicletta…? Molti forse non sanno che la voce di Silvana Pampanini intendeva celebrare le gesta di Alfonsina Morini Strada, prima e unica donna a partecipare nel 1924 al Giro d’Italia. Nata nel 1891, Alfonsina Morini era la seconda di dieci figli di una famiglia emiliana di modeste origini. A dieci anni imparò a pedalare su una malandata bicicletta del padre, così scoprì la passione che la accompagnerà per tutta la vita. Il cognome Strada in realtà era quello del suo primo marito, e forse non poteva sceglierlo più profetico.

Non aveva ancora quattordici anni quando iniziò a partecipare alle prime gare domenicali. Lo faceva di nascosto dai genitori che non erano d’accordo. Usciva di casa dicendo che andava in chiesa per la Messa. Mi domando cosa inventò loro quella volta che tornò da una gara a Reggio Emilia, dove vinse un maiale vivo. E soprattutto come fece a portarselo a casa.

A sedici anni aveva già guadagnato il titolo di “miglior ciclista italiana” e a venti stabilì il record mondiale di velocità femminile. Nel 1917, durante la guerra e all’età di ventisei anni, pretese di iscriversi al Giro di Lombardia. Era sempre stata una gara maschile, ma in realtà il regolamento non impediva l’iscrizione di una donna. Alfonsina era tesserata come dilettante di seconda categoria e gli organizzatori furono costretti ad accettare la sua iscrizione. Dei quarantatré iscritti, una ventina si ritirò, e lei riuscì a tagliare il traguardo dei 204 kilometri previsti con i complimenti del campione Girardengo.

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Giada Borgato

Il vero record fu però riuscire, nel 1924 all’età di trentatré anni, a iscriversi al Giro d’Italia. Molti erano contrari ma quell’anno la corsa era stata disertata da numerosi campioni e, tra mille polemiche, alla fine le fu concessa l’iscrizione. A pochi giorni dall’inizio della gara, nell’elenco dei partecipanti figurava tale Alfonsin Strada. Non è dato sapere se sia stato uno sbaglio voluto o meno, ma il nostro diavolo in gonnella si presentò alla partenza insieme agli altri novanta ciclisti. Solo trenta terminarono la corsa, fra cui Alfonsina. Durante la gara alcuni intesero di estrometterla dalla corsa, all’epoca non era gradita una donna che sfidava apertamente gli uomini e che riusciva anche a batterne alcuni. Alla fine fu trovato il compromesso di permetterle di continuare ma senza considerare validi i suoi tempi ai fini della classifica. Alfonsina proseguì ugualmente, nonostante tutte le avversità, sostenuta dalla sua tenacia e dal grande sostegno del pubblico che la accoglieva ogni volta con grandi dimostrazioni di affetto e di stima.

A distanza di quasi un secolo, quest’anno il Giro vede un altro record al femminile. Dai microfoni della Rai, l’ex ciclista Giada Borgato, classe 1989, sarà la prima donna commentatrice tecnica a raccontare al pubblico la gara in rosa iniziata lo scorso 8 maggio che si concluderà domenica 30 maggio. «La bici è fatica, è lotta, è resistenza ma è anche Libertà.» Con queste parole, Borgato riassume la sua filosofia di vita su Instagram.

Paola Giannò

Foto in alto: Alfonsina Morini Strada – 1924 Giro d’Italia

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1 commento su “Bellezze in bicicletta al Giro della maglia rosa”

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