Alessandra Pennetta, poesie dedicate all’amore e all’eros

Alessandra Pennetta
Inauguriamo questa sezione del Blog con alcuni componimenti di Pennetta, poetessa padovana, che ci propone «una poesia fatta dalle donne per le donne ma godibile anche dagli uomini». 

Due cerchi d’oro

Il nudo di lui
chiamò di là
il nudo di lei
Lei andò
lasciò i suoi occhiali d’oro sul tavolo
lui chiuse le tende
perché nessuno vedesse
gli occhi nudi di lei
due cerchi d’oro nel buio

Esercizi facciali

Lei ha tolto le tende
le porte le finestre
ha fatto entrare la luce
ha fatto stendere il giorno su di lui
Lui dorme ancora
dalla sua parte
immobile nudo
Lei sorride e
manda baci allo specchio
esercizi facciali
prima che lui si svegli e
la chiami a sé

La cena

Lei ha fame e
la bocca spalancata
Cammina su di lui
che non protesta
Lui le ha preparato la cena

Lei ha una finestra scura
senza tende
Lui ha
un candeliere, il fuoco dentro e
un’adorazione per lei

Nomi

Lo specchio ci ha visti – diceva lui
Ma non eravamo noi
erano le nostre fantasie
Lui non voleva che ci chiamassimo per nome
allora ci chiamavamo corpi
Ma io ho inciso i nostri nomi
sulle nostre lingue

Risveglio

Sulle sedie
loro due
appena alzati

Sulle sedie
loro due
appena alzati
ascoltano il caffè mentre esce

Strada bagnata
«Domani ci sarà il sole»
Mezzogiorno
«Si è fatto tardi»

Sulle sedie
loro due
appena alzati
Occhi
piccole lune rosse
Corpi
ancora caldi
ancora nudi

Stanza rossa

Stanza rossa
Cielo nero

Passione rossa
Pioggia
Temporale estivo
Fragore liquido
Vetri chiusi
Sudore

Pelle di carta
Segni vari
Rami battenti
Vetri rotti
Verghe
Nudità
Baci
Rumori sparsi
I vicini che ascoltano

«Mi piace scrivere, mi occupo perlopiù di poesia e mi piace esplorare la femminilità sia nella sua singolarità sia nel rapporto uomo-donna. Ma anche nel rapporto uomo-donna la figura predominante, e direi vincente, è quella femminile. Con questa selezione di poesie vorrei dunque potervi far vedere la donna come io la vedo» ci spiega Alessandra Pennetta, che prosegue: «Dopo un inizio un po’ ondivago risalente a non più di tre anni fa ho poi dato contorni più precisi e chiari alla mia poesia privilegiando in modo assoluto i temi dell’amore e dell’eros. È mia opinione che si possa fare della buona poesia dedicata agli aspetti più intimi e spesso sottomessi della femminilità, una poesia fatta dalle donne per le donne ma godibile anche dagli uomini, una poesia coraggiosa in cui le donne si mettano a nudo davanti allo specchio per godere di se stesse, della propria bellezza, della propria diversità, della propria femminilità e soprattutto della propria libertà.»

Alessandra Pennetta (Padova, 1971). “Instapoetessa”, ha iniziato a scrivere nel 2018. In Italia sono state pubblicate sue poesie nelle riviste Grado Zero, Frammenti, Tam Tam Bum Bum, Lido dell’anima, L’Irrequieto, Poetarum Silva, Amado Mio, Il Grimorio del fantastico, nell’antologia Ecce Homo e nelle antologie dei Premi Città di Montegrotto Terme (ed. 2019) e Città di Melegnano (ed. 2019). All’estero sue poesie sono state tradotte e pubblicate sulle riviste Centro Cultural Tina Modotti (Venezuela), Oltart (Romania) e Azahar (Spagna). La sua pagina Instagram è @thepennypoe.

Foto in alto: Alessandra Pennetta

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