Quattro nuove esposizioni di donne oltre il consueto per la riapertura del Museo di Arte Italiana Contemporanea del capoluogo toscano con artiste esordienti senza dimenticare i miti del passato.
Il Museo Novecento per l’arte italiana contemporanea di Firenze il 28 aprile 2021 ha riaperto i battenti con quattro mostre temporanee al femminile. Uno sguardo rivolto ad artiste emergenti e all’attualità ma senza dimenticare i miti del passato. Dal 28 aprile e fino al 10 ottobre saranno visitabili due delle quattro esposizioni.
Gender gap curata da Laura Andreini, nell’ambito de Il tavolo dell’architetto, offre una riflessione sulla figura professionale delle donne nel mondo dell’architettura esponendo progetti di venti architette di fama mondiale.
Il loggiato al primo piano del museo ospita Istruzioni di volo, la prima personale della giovanissima artista emergente Chiara Gambirasio, classe 1996. La sua ricerca spazia tra diverse discipline artistiche con un comune denominatore espresso dal rappresentare la realtà attraverso il colore.
Fino al 22 agosto sarà invece visitabile nella sala delle ex Leopoldine Tallone di ferro. Giulia Cenci, classe 1988 e finalista al Maxxi Bvlgari Prize 2020, espone le sue creature mostruose nate da resti di macchinari industriali e agricoli che dialogano con la scultura in bronzo Leone di Monterosso – Chimera di Arturo Martini. Una rielaborazione in chiave moderna di un’immagine fantastica dalla mitologia classica.
Entro il 29 agosto la cappella e la saletta al secondo piano ospiteranno Étoile che prende spunto dalla grande tela di Titina Maselli dedicata a Greta Garbo. Il visitatore entrerà nel mondo di una delle più celebri stelle del cinema internazionale, una vera e proprio icona di stile, una femminilità fuori dagli schemi. In collaborazione con il Museo Ferragamo sarà esposta una serie di calzature realizzate dal “calzolaio dei sogni” per la grande diva di Hollywood.
Se visiterete Firenze entro il 13 giugno non perdetevi la mostra Imperatrici, matrone, liberte. Volti e segreti delle donne romane alla Galleria degli Uffizi.
Paola Giannò