Gertrude Stein e Alice B. Toklas, un amore fra parole e biscottini

Gertrude Stein and Alice B. Toklas in Francia 1944
Compagne di vita e  lavoro, testimoni e protagoniste di un periodo culturale in fermento. Nel loro salotto tra gli altri Picasso, Picabia, Matisse, Braque, Hemingway, Fitzgerald, Pound.

Gertrude Stein (1874 – 1946) e Alice B. Toklas (1877 – 1967) si conobbero quando una aveva trentatré anni e l’altra trenta, nel 1907, e fu amore a prima vista. Vissero insieme fino alla morte di Stein, formando una delle coppie LGBT più famose e dando vita a un salotto culturale molto frequentato.

Gertrude Stein è stata un’importante scrittrice del ‘900 e una ancor più importante mecenate. Donna forte, dal carattere spigoloso e dalla scrittura non facile, è conosciuta soprattutto per il suo Autobiografia di Alice B. Toklas (1933), uno spaccato della vita (e del suo salotto) durante i primi decenni del secolo scorso, in cui si animano tutti quegli artisti che hanno ruotato intorno alla sua figura. Artisti ancora sconosciuti di cui lei spesso acquistava le opere, finendo per creare la prima grande collezione cubista della storia.

Alice B. Toklas, anche lei scrittrice, è vissuta all’ombra della più celebre compagna, ma era lei che batteva a macchina, instancabile, le opere di Gertrude, ed era lei l’amica, l’amante, la sostenitrice, la cuoca. Dopo la morte di Stein, pubblicò, nel 1954, un libro di memorie e ricette, conosciuto in Italia con il titolo I biscotti di Baudelaire. Fra un “branzino Picasso” e una “crema Josephine Baker”, leggendo questo libro ci ritroviamo seduti allo stesso tavolo in cui, ogni sabato, si riunivano gli artisti del salotto Stein-Toklas.

Alle cene del sabato sera di Gertrude Stein e Alice B. Toklas partecipavano scrittori del calibro di Ezra Pound, Ernest Hemingway e Francis Scott Fitzgerald e pittori quali Pablo Picasso, Georges Braque e Henry Matisse, accompagnati da mogli e amanti. Seduti intorno al tavolo della casa parigina della coppia al 27 di Rue de Fleurus, gustando i piatti preparati da Alice, parlavano e discutevano di arte, letteratura, politica. Molti gli artisti americani, per i quali Gertrude Stein coniò il termine Lost Generation, generazione perduta, generazione lontana da casa, che aveva partecipato alla Prima guerra mondiale. Il termine è divenuto noto per la citazione che ne fa Hemingway nel suo Festa mobile, pubblicato postumo nel 1964.

Alla sua morte, Gertrude Stein fu sepolta nel cimitero parigino di Père-Lachaise. Anche Alice è sepolta lì, accanto a Gertrude, ma con il nome inciso sul retro della lapide, secondo le sue volontà.
Se volete entrare anche voi nel salotto di Gertrude Stein e Alice B. Toklas: G. Stein, Autobiografia di Alice B. Toklas, Einaudi edizioni, 2010; G. Stein, Autobiografia di tutti, nottetempo edizioni, 2017; Alice B. Toklas, I biscotti di Baudelaire, Bollati Boringhieri edizioni, 2016, dove troverete le ricette dei piatti che Alice serviva in tavola il sabato sera.

Paola Gradi

Foto in alto: Gertrude Stein e Alice B. Toklas in Francia 1944

Se questo articolo ti è piaciuto condividilo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Solve : *
3 + 18 =