Un nuovo inizio, che riguarda tutte le componenti sociali, politiche ed economiche per costruire un futuro possibile in cui abbiamo il dovere di credere.
Abbiamo navigato a vista in questa estate di incertezze e paure. Il rinfocolarsi della pandemia, la catastrofe climatica, le polemiche su vaccini e green pass, il turismo che non decolla e una ripresa ancora di là da venire. L’insicurezza diventa così il sentimento dominante anche nel nostro privato. Relazioni interrotte durante il primo lockdown e mai più riprese, una diversa socialità che non sappiamo ancora come gestire.
L’estate 2021 è stata anche un’estate di vittorie, come quelle degli atleti del tennis e del calcio, che hanno messo d’accordo tutti. A Wimbledon, per la prima volta, una donna, la croata Marija Cicak ha arbitrato l’incontro della finale maschile di tennis. E poi le Olimpiadi di Tokyo, rinviate dal 2020, difficili, costose, ma quelle con il maggior numero di presenze femminili. La nostra Paola Egonu, atleta della nazionale di pallavolo, classe 1998, genitori di nazionalità nigeriana, portabandiera olimpica nella cerimonia di apertura. Le tante medaglie portate a casa durante i giochi. Tutti segnali di speranza e ripartenza.
Un risveglio che vede le donne in prima linea non solo in campo sportivo. Sempre quest’estate viene annunciata, per la prima volta, a Milano, una statua per una donna: Margherita Hack, astrofisica e accademica simbolo del riscatto femminile in Italia e nel mondo. Linda Laura Sabbadini, direttrice Istat e Chair del W20, parte dall’istruzione per ricordare il valore femminile, creando una Commissione per l’inserimento nei libri di testo scolastici di cento donne di talento, sin qui “dimenticate” dalla storia.
«La ripresa o sarà donna o non sarà sostenibile», questo il messaggio centrale della dichiarazione del gruppo Women 20 durante l’incontro che si è svolto a Roma, dal 13 al 15 luglio 2021, in preparazione al prossimo G20. Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la famiglia, intervenuta al summit di Roma, ha dichiarato: «Le donne non sono una minoranza da includere ma sono persone capaci di portare un’energia necessaria per riattivare il sistema. Serve una visione strategica e comprensiva. Il potere è la possibilità di agire, e oggi le donne sono pronte ad avere il potere».
Tutti questi segnali, seppur nell’incertezza del presente, ci mostrano come le donne siano pronte a ripartire, assumendo un impegno trasversale non solo in una prospettiva di rilancio post pandemia. Un nuovo inizio, che riguarda tutte le componenti sociali, politiche ed economiche per costruire un futuro possibile in cui abbiamo il dovere di credere.
Cinzia Inguanta
Immagine in alto: logo del W20