La fisica e accademica italiana ha ottenuto la medaglia di Dirac 2021; per la prima volta uno dei principali premi scientifici internazionali viene assegnato a una donna italiana, nonché seconda donna in assoluto.
Alessandra Buonanno è prima donna italiana in assoluto, e la seconda da quando esiste il famoso premio del Centro Internazionale di Fisica Teorica (Ictp), ad aver ottenuto, il 10 Agosto scorso, il riconoscimento per le sue ricerche teoriche alla base della rilevazione delle onde gravitazionali. La ricercatrice è a capo della divisione di Astrofisica e Relatività Cosmologica dell’istituto Max Planck per la fisica gravitazionale di Potsdam, in Germania, il cui direttore, annunciando il Premio, ha detto che «Il lavoro teorico delle Medaglie Dirac di quest’anno è stato fondamentale per interpretare le osservazioni effettuate da Ligo, un esperimento estremamente sofisticato. Si tratta – ha aggiunto – di una verifica impressionante dell’accuratezza della teoria della relatività generale di Einstein. È un meraviglioso tributo allo straordinario potere della nostra comprensione teorica della natura, che fino a poco tempo fa sembrava troppo bizzarra per la verifica osservativa».
Nata nel 1968 a Cassino, in provincia di Frosinone, Alessandra Buonanno si è laureata e ha intrapreso un dottorato in Fisica all’Università di Pisa. Prima di approdare all’Istituto Max Planck, del quale ha la co-direzione dal 2014, ha lavorato al Cern di Ginevra e all’Institut des Hautes Etudes Scientifiques (Ihes) in Francia, al Laboratorio di Astrofisica e Cosmologia (Apc) di Parigi e all’Università del Maryland. Parla della sua ricerca come di una grande avventura, che ha contribuito a scoprire sempre più elementi riguardo alle onde gravitazionali, e guarda al futuro con entusiasmo: «Siamo solo all’inizio. Potremmo fare un paragone con quanto è accaduto quando Galileo ha puntato il suo telescopio verso il cielo, dando inizio all’astronomia delle onde elettromagnetica; da allora, dopo quattrocento anni continuiamo a scoprire nuovi oggetti astrofisici. Anche nel caso dell’astronomia gravitazionale – ha osservato – ci attendono secoli di scoperte importantissime. Se gli osservatori Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory – osservatorio interferometro laser delle onde gravitazionali) e Virgo (Osservatorio Gravitazionale Europeo) miglioreranno ulteriormente la loro sensibilità, nel prossimo decennio saranno in ascolto delle onde gravitazionali altri strumenti, sia nello spazio, come LISA (Laser Interferometer Space Antenna), sia basati a terra, come l’europeo Einstein Telescope e l’americano Cosmic Explorer. Vorremmo scoprire nuovi oggetti astrofisici e guardare sempre più indietro nel tempo, fino al Big Bang».
Beh, noi guardiamo nel presente le donne come te, Alessandra: sei veramente oltre (il consueto, e non solo).
Elena Marrassini
Foto in alto: Alessandra Buonanno