Cosa non vedi di me, esperienza sensoriale con Alice Voglino

cosa non vedi di me - alice voglino
Le opere/identità della giovane artista in esposizione nel suo atelier di Verona dall’11 novembre 2021 al 9 gennaio 2022. Visite su appuntamento.

Cosa non vedi di me, personale della giovane pittrice veronese Alice Voglino a cura di Cristina Cuttica allestita dall’11 novembre 2021 al 9 gennaio 2022 nell’Atelier Alice Voglino in Corso Milano 23 a Verona. Le visite sono previo appuntamento telefonando al numero 340 7998911 o scrivendo a info@alicevoglino.com.

Vedere per conoscere quanto ci circonda. Renderlo familiare, ricondurlo a quanto a noi noto e sentirci al sicuro, confortati da un vedere che conferma le convinzioni personali, che fortifica la nostra personale credenza sul mondo. Ma cosa succede se cambiamo punto di vista? Se portiamo la nostra attenzione su altre caratteristiche e aspetti finora non visti?

La pittrice Alice Voglino con l’esposizione Cosa non vedi di me ci conduce in uno spazio fisico e metafisico dove il colore e la luce ci prendono per mano e ci portano a vedere la complessità della realtà che incontriamo, invitandoci ad affinare la nostra capacità percettiva per autorizzarci a considerare che esiste sempre qualcosa che non riusciamo ancora a vedere e che le persone sono sempre molto più di quanto vediamo.

L’artista con la sua ricerca ci invita ad andare oltre le nostre personali convinzioni e convenzioni per farci sperimentare cosa succede quando cambiamo punto di vista, portandoci a riflettere sul significato di identità e di complessità della realtà. L’esposizione Cosa non vedi di me è un’esperienza sensoriale in cui l’osservatore è invitato a mettersi in relazione con quadri e sculture che, come singole identità, si offrono alla vista, per essere conosciute nella loro specifiche individuali diversità.

Presentate in un ambiente chiuso, le opere/identità sono esposte per mostrarsi nei risvolti più intimi, evidenziando quanto a un primo sguardo l’osservatore non riesce a cogliere. Alla luce bianca mostrano una sembianza, che cambia quando successivamente esposta alla luce ultravioletta, mentre al buio brillano di luce riflessa.  Identità che, quando messe nelle condizioni di raccontarsi, lasciano intravedere caratteristiche apparentemente inesistenti o nascoste a un giudizio frettoloso dell’osservatore.

Vedere, quindi, da funzione fisiologica che ci consente di riconoscere quanto ci circonda, diventa un’esperienza emotiva vissuta dall’intero nostro essere che entra in relazione fisica e metafisica con quanto vede acquisendolo come conoscenza profonda. «Ogni occasione e ogni incontro – afferma Alice Voglino – sono opportunità per cogliere aspetti apparentemente nascosti di noi e da noi. Vedere richiede tempo e relazione, richiede ascolto dell’altro ed empatia, richiede impegno e comprensione.»

L’esposizione è visitabile fino al 9 gennaio su appuntamento e con green pass. Per appuntamenti: Atelier Alice Voglino – tel. 340 7998911 – info@alicevoglino.com. Informazioni: Cristina Cuttica – art project – tel. 348 4925014.

Foto in alto: Alice Voglino

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