Speciale 25 novembre 2021. Il 27 in piazza per la cura e la tutela della salute di tutt3 perché la violenza di genere può essere agita anche attraverso la “Medicina”.
Nella settimana dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, torniamo con Silvia Carabelli per sapere come si muoverà Non Una Di Meno in questi giorni e in futuro, anche riguardo alle patologie evidenziate dal movimento Sensibile-Invisibile che ha dato luogo a un interessante flash mob il mese scorso.
Silvia, che progetti ci sono per il futuro di questo movimento di sensibilizzazione?
«Non Una di Meno, come movimento politico, dal 2016 ogni anno organizza un corteo a Roma per il 25 novembre, si occupa delle piazze, e di tenere alta l’attenzione sul tema della violenza. Quest’anno organizza un corteo per il 27 novembre portando in piazza il tema patologie invisibili. Anche queste sono, infatti, un tipo di violenza di genere almeno finché non saranno riconosciute come vere e proprie patologie. È una violenza di genere agita attraverso quell’istituzione che è la medicina perché le donne non vengono credute, quello che dicono viene sottovalutato e sminuito e talvolta non sono nemmeno ascoltate.»
Oltre a questo?
«Oltre a Non Una Di Meno si è formato un comitato che raccoglie tutte e sei le associazioni che in Italia si occupano di vulvodinia e di neuropatia del pudendo e che comprende: le associazioni (AINPU ONLUS – Associazione italiana neuropatia del pudendo; AIV – Associazione italiana vulvodinia; Cistite.info APS; GAV – Gruppo ascolto vulvodinia – progetto dell’associazione Casa Maternità Prima Luce di Torino; VIVA – Vincere insieme la vulvodonia; Vulvodiniapuntoinfo ONLUS), alcune pazienti attiviste e personale medico sanitario, quei e quelle poche che in Italia sono medici specializzati per trattare queste sindromi. Insieme abbiamo scritto una proposta di legge che è stata presentata al convegno moderato da Michela Murgia e Giulia Siviero del 12 novembre, dove abbiamo anche presentato il dossier scientifico che abbiamo prodotto, sia a sostegno della proposta di legge sia da presentare in commissione LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), in quanto le due vie di riconoscimento sono queste: o il Parlamento o la commissione LEA che sta sotto al Ministero della Salute e che dovrebbe, in teoria, aggiornare ogni anno o ogni due anni i Livelli Essenziali di Assistenza.»
Quindi pensate di percorrere entrambe le strade?
«Sì, da un lato la proposta di legge e dall’altro la via per la commissione di LEA con il sostegno della comunità scientifica. Questo come Comitato. Mentre Non Una Di Meno continuerà a muoversi politicamente e nelle piazze.»
L’organizzazione di Non Una Di Meno fa sapere che quello di oggi sarà un corpo collettivo e creativo senza spezzoni né bandiere e simboli di partito o sindacato. Tutt3 sono invitat3 a portare in piazza cartelli e panuelos fuxia, e a sintonizzarsi sulle azioni collettive che si daranno lungo il corteo e che verranno comunicate.
Laura Massera