La prima coraggiosa pilota transgender a bordo della sua BMW sorpassa tutto, anche i pregiudizi, portando in pista i colori dell’arcobaleno: ha corso nella 24 ore di Nürburgring e a Le Mans nella gara di endurance, abbattendo barriere divisive in uno dei campi più machisti della storia, quello dell’automobilismo.
Charlie Christina Martin nasce nel 1981 a Leicester, Regno Unito, come maschio. A poco più di venti anni era già orfana di entrambi i genitori: il padre morì di cancro quando lei era ancora una ragazzina e la madre quando era appena ventitreenne. Lei dichiara di aver saputo fin da piccola di «sentirsi in un corpo sbagliato». Il desiderio di diventare donna è rimasto nascosto dentro durante tutta la sua difficile infanzia fino all’età di trentuno anni. Innumerevoli i momenti sconforto, che le hanno fatto pensare più volte di farla finita. La cosa che più di tutte la teneva attaccata alla vita era il suo sogno: l’amore per il volo nato con la visione del film Top Gun. Voleva diventare pilota di caccia. Purtroppo, gli scarsi risultati scolastici in matematica e fisica fecero naufragare ben presto queste sue velleità ma non si perse d’animo perché sentiva che avrebbe potuto sfogare la sua passione per la velocità anche in altri campi.
Suo padre le aveva trasmesso l’interesse per i motori e, grazie al padre del suo migliore amico, pilota automobilistico professionista, iniziò a frequentare il circuito di gare per andare a vederlo. Fu in quegli anni che si innamorò dell’automobilismo. Andava in pista appena poteva e trascorreva ore al computer ad allenarsi con i simulatori, finché riuscì finalmente a sedersi su una vera auto da corsa. A 19 anni, Charlie Christina Martin si trasferisce in Francia e punta alla celebre “24 ore” di Le Mans, iniziando a raccogliere i primi risultati nel mondo dell’automobilismo sportivo, nella cronoscalata. Durante tutto questo suo percorso però i dubbi riguardo al suo corpo non la abbandonano mai e decide di confrontarsi con altre persone transgender, maturando sempre più la decisione di cambiare sesso.
Poi, nel 2012, il coming out e, finalmente, la transizione, dopo la quale, chiaramente, ha dovuto affrontare le più disparate reazioni, sia nel suo ambiente sia fuori. Dopo una serie di corse in Francia torna a gareggiare in UK, rivendicando la sua nuova identità. Grazie al sostegno degli sponsor e di diverse persone che hanno creduto in lei e l’hanno aiutata con ogni mezzo ad aumentare la sua autostima, è poi riuscita a partecipare alla gara endurance sul Nürburgring al volante di una BMW M240i Racing.
«Il primo giorno dei test invitai membri del team a una piccola riunione e spiegai a tutti la mia storia», ha dichiarato Martin, «e la reazione fu sorprendente: mi diede molta forza. Risposero che quello che contava era la mia personalità e il mio amore per l’automobilismo. Quello mostra chi sono e chi voglio essere ed è per questo che siamo una squadra». Charlie Christina Martin adesso, oltre che una pilota transgender, è una assidua attivista lgbt. Più completa e sicuramente più felice.
Elena Marrassini
Foto in alto: Charlie Christina Martin