La nostra giovane inviata speciale, Claudia Olivato, intervista la figlia più piccola del magistrato antimafia Paolo Borsellino.
Il giorno 2 dicembre 2021 io e miei compagni abbiamo avuto la grande occasione di incontrare Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato antimafia Paolo Borsellino. Fiammetta ha iniziato col raccontarci che lei è la più piccola dei tre figli di Borsellino e che la mafia si nutre del consenso giovanile.
“La mafia morirà quando perderà il loro consenso. Cosa Nostra illude di poter farvi guadagnare soldi facilmente e senza sacrifici.” Paolo Borsellino
La figlia concorda con il padre dicendo che la scuola è l’unico porto sicuro per salvarsi dalla mentalità contorta della mafia. Bisogna avere il coraggio di dire ciò che non va, anche se può essere pericoloso. Dopo il suo discorso, abbiamo avuto un’altra grandissima possibilità: farle tutte le domande che ci venivano in mente.
Ha mai avuto paura della mafia?
«La paura è una cosa che può riguardare tutti noi; è un sentimento normale, l’importante è che di fianco alla paura ci sia sempre anche il coraggio, affinché la paura non sia una cosa che ci fa stare fermi. Io e miei fratelli, comunque, abbiamo vissuto una vita più o meno normale; ci siamo divertiti, siamo usciti… ma la cosa più importante è che nostro padre teneva moltissimo a noi e si è sempre preso cura della famiglia.»
Cos’è per lei la giustizia?
«La giustizia è la ricerca della verità, per far vincere le persone innocenti. Un paese non può andare avanti se continua a vivere nella menzogna.»
Come si è sentita quando suo padre è venuto a mancare?
«Ovviamente non posso dire di averla superata facilmente, perché perdere il proprio padre, soprattutto da giovani, è una cosa che nessuno dovrebbe subire. Comunque un po’ preparati lo eravamo, faceva un lavoro davvero pericoloso ai tempi, quindi sapevamo tutti che prima o poi sarebbe successo.»
Si è concluso così il nostro incontro con la fortissima Fiammetta Borsellino. Io e i miei compagni siamo tornati in classe a fare lezione ma dopo un paio d’ore siamo stati distratti da una musica proveniente dal giardino; ma non una qualunque, era l’inno nazionale. Ci siamo quindi affacciati alla finestra per vedere cosa stesse succedendo e ciò che abbiamo visto ci ha lasciati a bocca aperta: Fiammetta Borsellino e il sindaco di Verona Federico Sboarina, con l’aiuto dei collaboratori scolastici, stavano piantando nel giardino della scuola un piccolo ulivo, simbolo di pace, amore e speranza, per farci ricordare per sempre questa importante giornata e il messaggio che ha voluto portarci Fiammetta Borsellino.
Claudia Olivato
Foto in alto: Fiammetta Borsellino con il padre Paolo Borsellino