L’impegno di Donne per le Donne – Perché insieme siamo più forti

Donne per le donne
Uno shooting fotografico che è andato oltre la moda, sottolineando la solidarietà tra donne e la bellezza dell’unicità.

Qualche settimana fa abbiamo intervistato Indira Acosta, modella venezuelana trapiantata in Italia che, da qualche anno, lavora nel mondo della moda promuovendo il Made in Italy. L’impegno di Acosta, però, non è solo quello di sostenere la moda italiana, ma anche quello di combattere per l’inclusività delle donne, puntando all’unicità. Nella sua intervista ci ha parlato dell’evento Donne per le Donne – Perché insieme siamo più forti, che si è tenuto in Piazza Castello a Torino lo scorso 20 Febbraio. Una giornata di shooting, moda, stile e pluralità che ha visto come protagoniste donne meravigliose, veri e propri gioielli. Ognuna di queste donne ha una storia, una personalità. Ognuna è bella e singola, unica appunto, e tutte hanno in valore immenso sia per se stesse che nel mondo. Noi ve le presentiamo una per una.

Indira Acosta laureata in giurisprudenza, arriva in Italia nel 2015 e si reinventa completamente approdando nel mondo della moda. Crede fortemente nella solidarietà tra donne e ha creato Donne per le donne – Perché insieme siamo più forti per sottolineare il fatto che ogni donna è meravigliosa com’è al di là di canoni e stereotipi, che ogni donna ha un valore inestimabile e deve crederci fortemente puntando sulla propria individualità. L’unione di tutte queste forze, poi, crea qualcosa di magnifico, come si è potuto vedere nell’evento di Piazza Castello.

Azzurra Jon ha trent’anni e vive a Ivrea. È farmacista, passione ereditata dalla famiglia, ma si occupa anche di moda. Ha sfilato per vari stilisti e Fashion week in Piemonte, Liguria, Lombardia e Sardegna e posato per shooting fotografici. Gestisce con soddisfazione entrambi gli aspetti della sua vita, che le offrono molto sia dal lato umano che professionale. La soddisfazione di essere d’aiuto con le proprie competenze scientifiche, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo, va di pari passo con il divertimento di “interpretare” l’abito che deve indossare. Incontrare professionisti del settore, come fotografi, costumisti, truccatori ecc., poi, è un elemento arricchente. Della sua vita non cambierebbe niente perché è consapevole che ha già molto, per cui è grata per quello che ha. Del progetto Donne per le Donne dice: «siamo tutte di nazionalità e fisionomia diverse, un’esplosione pazzesca di culture e di colori per urlare a tutti che insieme siamo più forti!»

Donne per le donne

Roberta Tetto è social media manager e copywriter e si occupa di comunicazione per piccole aziende e liberi professionisti. Immersa totalmente nel mondo digitale, porta avanti il suo blog Nero su bianco e un profilo TikTok con l’intento di raccontare l’albinismo e le piccole difficoltà della vita quotidiana, verità e falsi miti, aneddoti divertenti su questa condizione genetica, rara e al contempo misteriosa. «Donne per le Donne è il progetto che mi ha fatto conoscere nuove donne, forti, peculiari e uniche nel loro genere, allergiche agli stereotipi e determinate a cambiarli come me. Ringrazio di cuore Indira per avermi coinvolta.»

Soukaina El Basri ha ventisette anni ed è madre fiera ed entusiasta di due bellissime bambine. Di origini marocchine ma cresciuta in Italia fin da piccolissima, adora tutto ciò che ha a che fare con il mondo della cosmetica. Per lei il maquillage è una vera forma d’arte, che approfondisce e sperimenta con curiosità e soddisfazione. Anche la cucina è una sua grande passione, tramandatale da sua madre. Grazie ai social TikTok e Instagram è entrata in contatto persone e aziende con le quali collabora e che ringrazia per la fiducia. Il suo obiettivo più prossimo è quello di riuscire a condurre un programma televisivo, mentre il suo sogno nel cassetto è quello di poter vivere in un mondo più solidale ed empatico.

Iole De Souza Oliveira è una venticinquenne modella, fotomodella e attivista italo-brasiliana. La moda non era uno dei suoi sogni, ma un po’ per caso e un po’ per vie traverse, ci si è ritrovata in mezzo e ha capito che sarebbe stato un percorso del quale non avrebbe più fatto a meno. «Della moda quello che amo di più è il fatto che attraverso abiti, accessori e pose io riesca a esprimere me stessa al 100 % rimanendo comunque coerente con i miei ideali, ovvero lavorando o collaborando con marchi e artisti che toccano tematiche sensibili a mio avviso importanti che, nel 2022, non possiamo fingere che non esistano. Ricevere messaggi di ringraziamento da parte di chi mi segue dicendomi che per loro rappresento una fonte d’ispirazione mi fa sentire orgogliosa di me stessa. Poter essere un punto di riferimento per qualcuno, lo stesso punto di riferimento che avrei voluto avere io da piccola, ovvero per le persone nere in tv e nei vari settori lavorativi, perché ricordiamoci che la rappresentanza è una cosa fondamentale ed è la base di tutto ciò che mi spinge a continuare a posare e sfilare.»

Sara Sperone, in arte Cyber.Savannah, nasce a Torino ventinove anni fa. Grande amante della danza, nel tempo svolge diversi lavori, scoprendo anche l’attitudine e la passione di modella. Nel contempo intraprende un percorso di sulla danza del ventre e sul burlesque. Tre anni fa perde una gamba a causa di un tumore, ma non si abbatte né si dà per vinta e si reinventa come modella Cyber, cercando approvazione e sensibilizzazione sull’argomento e partecipando anche a programmi tv e radio. Il suo sogno è quello si tramutare le passioni in un vero e proprio lavoro. «Noi persone diversamente abili abbiamo tutti i diritti di avere stima e di essere incluse in questa società, ma in primis questo deve partire da noi stessi, bisogna crederci e non mollare mai, anche quando tutto sembra impossibile c’è sempre una soluzione, basta avere solo tanta forza di volontà.»

Mirka Miroslava, modella e business woman di origine indonesiana, quarantacinque anni, spesso in viaggio per lavoro.

Donne per le donne

Irene Gamarra ha vent’anni e vive a Torino. Diplomata in meccanica automobilistica, coltiva una grande passione per i servizi fotografici sostenendo con forza il #bodypositive. Ama l’armonia del suo corpo, le sue curve, e trasmettere emozioni con le sue foto. «Apprezzarsi non è facile, bisogna lavorare su se stessi senza badare al giudizio altrui ed è ciò che ho fatto. Ognuno ha il diritto di essere se stesso, qualunque sia il suo aspetto, qualunque siano le sue mancanze; sono esse che ci rendono diversi e perfetti.»

Kareem ha ventisei anni e viene dal Venezuela, dove si è laureata in odontoiatria. Ha ricominciato in questo Paese senza conoscere nessuno, ma non si è abbattuta, anzi si è reinventata grazie al mondo della moda e alla fotografia. «Noi donne siamo capaci di raggiungere i nostri obbiettivi, non sono da sottovalutare mai la nostra intelligenza e capacità. Voglio dire a tutte le donne che siamo capaci di affrontare tutto e di lottare senza abbattersi, a quelle donne che soffrono che non sono da sole. Siamo libere e nessuno potrà mai impedirci di realizzare i nostri sogni.»

Evarlyne Robai Faina, modella e studentessa di fitness keniana, vive a Milano e ha come obiettivo quello di diventare personal trainer. Il suo sogno è aiutare uomini e donne a raggiungere il fisico dei loro sogni, farli stare bene sia dentro che fuori. «Vorrei condividere la mia energia e abilità per fare sorridere tutti, perché nella vita con un sorriso si va ovunque.»

Indira Acosta è stata l’ideatrice del progetto Donne per le Donne, non solo uno shooting fotografico ma un grande esempio di inclusività e pluralità. Al suo fianco ha avuto professionisti che l’hanno aiutata a realizzare il suo evento, persone alle quali va il ringraziamento di Indira e il nostro: Vedani Srl, Cyberdog Torino, Marco Canone Videomaker, foto ufficiali Stefano Sticca, grafica Fernando Oduber. L’appuntamento con Donne per le donne – Perché insieme siamo più forti è al 2023.

Serena Pisaneschi

Foto in alto: Stefano Sticca

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