Giovedì 24 marzo 2022 la ministra Elena Bonetti presenta le linee guida della certificazione obbligatoria per aziende con più di cinquanta dipendenti.
La ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti e UNI Ente Italiano di Normazione terranno giovedì 24 marzo 2022 dalle 18:00 alle 18:40 una conferenza stampa online per la presentazione della Certificazione della parità di genere: linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI.
UNI è un’associazione senza scopo di lucro che si ispira ai principi di affermazione della dignità della persona e di tutela dei diritti umani fondamentali. Per questo agevola gli attori economici e sociali, di diritto pubblico o privato, interessati a elaborare, promuovere e diffondere la normazione tecnica come strumento di supporto per la crescita economica, il progresso sociale, il miglioramento della qualità, la valorizzazione dell’innovazione nel rispetto degli obiettivi dello sviluppo sostenibile e nell’attuazione di pratiche coerenti con esso. In tale ottica si occupa anche di parità di genere, per la quale qui trovate una sezione dedicata.
La prassi di riferimento è stata realizzata a supporto dell’intervento previsto dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). La realizzazione di un sistema per la certificazione sulla parità di genere delle imprese è regolato dalla recente legge 162/2021 (legge Gribaudo) e dalla legge 234/2022 (legge di bilancio 2022). La prassi definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere, che prevede la strutturazione e adozione di un insieme di indicatori prestazionali (KPI) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni.
Interverranno la ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, il presidente di UNI Giuseppe Rossi e la responsabile innovazione e sviluppo di UNI Elena Mocchio. Per partecipare alla conferenza online è necessario richiedere le credenziali a a.reina@bovindo.it.
La legge Gribaudo 162/2021 ha introdotto modifiche al codice delle pari opportunità per sostenere la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro, mettere un freno alle discriminazioni e favorire la parità retributiva tra i sessi. In tale ottica è stata abbassata la soglia dei soggetti obbligati alla redazione e presentazione del rapporto biennale sulla parità alle aziende con almeno cinquanta dipendenti. Le aziende fino a cinquanta dipendenti possono comunque presentare il rapporto su base volontaria. In merito all’introduzione di questi nuovi strumenti, sulle nostre pagine erano state argomentate delle perplessità che potete rileggere qui, Come promesso restiamo vigili.
Paola Giannò
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