Isabella Caserta veste i panni di Molly Bloom da “Ulisse” di James Joyce

Molly Bloom
Con la regia di Pierpaolo Sepe, una nuova eroina per il progetto femminiletrapassatoepresente della direttrice artistica del Teatro Scientifico di Verona.

Molly Bloom, dall’Ulisse di James Joyce, è la nuova produzione del Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio di Verona che ha debuttato il 19 marzo 2022 nella città scaligera. Lo spettacolo, di cui Pierpaolo Sepe firma la regia e che vede in scena Isabella Caserta, si inserisce nel progetto femminiletrapassatoepresente ma è anche il primo tassello del nuovo progetto Yes to life. «Sì e me lo tirai addosso in modo che si potesse sentire il petto tutto profumato sì e il suo cuore batteva come impazzito e sì dissi sì voglio Sì.» Così Molly Bloom esplicita la sua capacità di dire “sì” alla vita.

Entriamo nella camera da letto di Molly Bloom, site-specific dello spettacolo, a sottolineare il contatto intimo e umano che si instaura con lo spettatore. Come un fiume in piena, durante una notte insonne, la donna si abbandona a un flusso di coscienza in cui si accavallano ricordi, pensieri intimi, emozioni, semplici immagini e il racconto esplode in puro colore, quello della vita. I pensieri e gesti di Molly non sono semplici, ma chiara è la sua motivazione alla vita, immediata la sua felicità di essere viva, di esistere. Caserta con la sua interpretazione regala alla Molly di Joyce una forza animalesca e ancestrale animata tuttavia da una profonda pietas. 

Molly Bloom
Isabella Caserta e Pierpaolo Sepe durante le prove di Molly Bloom

Nelle note di regia Pierpaolo Sepe scrive: «La notte dei ricordi, del rammarico, degli auspici. La notte delle ferite, di tutti i dolori. La notte del corpo che smania per essere riempito d’amore. Siamo stati tutti felici almeno una volta, tutto il resto della vita è inseguire quella felicità che è sfuggita. Non resta altro che un uomo che dorme accanto a lei. È quanto basta. Anche se distante, anche se tradisce, anche se ubriaco, anche se dorme e non ascolta le sue proteste, le sue confessioni, il suo strazio. La notte di Molly è una stanza piena di giochi. Le fantasie si animano e accompagnano il racconto fino alla catarsi finale, alla resa, all’abbraccio più dolce e necessario».

Inevitabile rimanere affascinate da Molly Bloom, eroina creatrice, che vive senza sensi di colpa la sua femminilità e che nella sua estasi creativa scandisce forte e chiaro il suo sì incondizionato alla vita. Di più, in contrapposizione al vacuo Stephen Dedalus e allo stanco Leopold Bloom che la vorrebbero incatenare, Molly è la vita stessa che non accetta limiti o restrizioni:«… a me non m’incatena nessuno!».

Cinzia Inguanta

In alto: foto di scena dello spettacolo Molly Bloom, sul palco Isabella Caserta

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