Rifiutato da un editore londinese e rimasto in un cassetto fino alla sua pubblicazione anonima nel 1813, oggi è considerato uno tra i più importanti romanzi della letteratura inglese.
Per la prima volta vi propongo un vero e proprio classico, con uno degli incipit più conosciuti della letteratura: «È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un buon patrimonio debba necessariamente cercare una moglie». Indovinato? Si tratta di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen! Protagonista del libro è la famiglia Bennett, composta da marito, moglie e le loro cinque figlie. Lo scopo della vita della signora Bennet è trovare un marito alle figlie, meglio se ricco. L’arrivo in città del signor Bingley, celibe e con un notevole patrimonio, sembra esaudire il desiderio della signora Bennett, visto che in breve tempo lui si innamora della primogenita Jane. Assieme a Bingley arriva anche il signor Darcy, altero e affascinate, che a differenza dell’amico non dimostra interesse per la compagnia femminile con cui si trova a trascorrere il tempo a Netherfield; ciò non fa altro che alimentare l’antipatia che Elizabeth (secondogenita dei Bennett) prova nei suoi confronti.
Da queste premesse si sviluppa la trama, che credo sia nota a tutti, nella quale si intrecciano e si sviluppano le vicende sentimentali e familiari di una folta schiera di personaggi, tutti costruiti con realismo, con pregi e difetti, che maturano e cambiano con l’incedere della storia. Il successo senza tempo di Orgoglio e pregiudizio risiede in Elizabeth: intelligente, determinata e caparbia. Appassionata di musica, amante della letteratura, capace di affrontare gli imprevisti che la vita le mette davanti con una forza non comune. La madre e le sorelle minori la mettono spesso in situazioni imbarazzanti (sempre per la famosa e disperata caccia al marito), ma lei rimane sempre e comunque al loro fianco e non permette a nessuno di denigrare la propria famiglia. Contravvenendo alle regole della società dell’epoca, Elizabeth decide di non sposarsi solamente perché ha l’età giusta per poterlo fare e per salvare la tenuta di famiglia, ma spera di poterlo fare spinta dal sentimento e non dalla necessità. La scrittura di Jane Austen è percorsa da una sottile ironia, scorrevole, povera di descrizioni ma ricca di dialoghi, e questo rende il romanzo godibile e apprezzabile anche a duecento anni dalla pubblicazione.
Di Orgoglio e pregiudizio sono state fatte numerose trasposizioni televisive e cinematografiche, spaziando da quelle più fedeli al romanzo fino a veri e propri retelling (come Il diario di Bridget Jones); io vi propongo la miniserie della BBC del 1995 composta da sei episodi, con la regia di Simon Langton. Al momento non è facile trovarla sulle più note piattaforme di streaming, ma TV2000 la mette spesso in programmazione all’interno di rassegne di film e serie tv dedicate a Jane Austen oppure ai period drama inglesi. Molto fedele al romanzo, anche nei dialoghi, vede Colin Firth nei panni dell’affascinante Mr. Darcy. Una scena che vi rimarrà per certo nella memoria (e che non è presente nel romanzo) ha come protagonista Mr. Darcy, che si tuffa nel lago della sua proprietà (la bellissima Pemberley) indossando i pantaloni e una camicia bianca e che subito dopo incontrerà Elizabeth, ancora bagnato, scatenando non poco imbarazzo. Tale immagine è stata ripresa nel luglio del 2013, quando nel Serpentine Lake di Hyde Park è apparsa una statua di oltre tre metri e mezzo raffigurante Colin Firth con la famosa camicia bianca bagnata per pubblicizzare il lancio di un nuovo canale televisivo.
Sara Simoni
Foto in alto: Orgoglio e pregiudizio scena dalla serie del 1995 della BBC disponibile su Prime Video
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