I consigli del venerdì: “Un libro e …” – Persepolis di Marjane Satrapi

Marjane Satrapi
Ritratto delle contraddizioni di un paese e di come, attraverso l’ironia e le lacrime, si possa vivere l’adolescenza confrontandosi con le assurdità, i compromessi, la solitudine e i distacchi.

Questo venerdì torno a proporvi un graphic novel: Persepolis di Marjane Satrapi, un romanzo a fumetti autobiografico che racconta una parte della vita dell’autrice a cavallo tra Iran e Europa. Pubblicato originariamente in Francia nel 2000 con il titolo Persepolis. Histoire d’une femme insoumise dove fu un vero e proprio caso editoriale, è arrivato in Italia grazie a Rizzoli Lizzard, che lo ha inizialmente pubblicato in quattro volumi per poi, nel 2007, farlo uscire in un volume unico. Attraverso un tratto semplice e lineare, in bianco e nero (più nero che bianco), Marjane Satrapi ripercorre circa tredici anni di storia politica dell’Iran attraverso un punto di vista personale e familiare ricorrendo abilmente all’uso dell’ironia per narrare avvenimenti complessi e drammatici. Sicuramente ciò che emerge prepotente è il costante senso di inadeguatezza dell’autrice, il sentirsi sempre fuori posto, sia che fosse nel paese che considera casa sia che si trovasse in quella che dalla sua famiglia viene considerata la terra della libertà, l’Europa.

A dare forza al messaggio trasmesso dalle pagine disegnate è la credibilità del racconto. Infatti, ciò che narra ha a che fare con storie accadute realmente alla sua famiglia, ai loro vicini di casa o amici. Suo nonno e suo zio furono veramente prigionieri politici. Sua nonna, una donna decisamente emancipata per quel periodo storico, ha cresciuto sia sua madre che lei con valori legati al femminismo e alla libertà di pensiero. Con sua madre frequenta le manifestazioni di piazza per protestare contro le crescenti restrizioni che il governo iraniano impone alle donne. Tutto questo spingerà i genitori a farla trasferire in Austria, convinti che possa diventare un essere umano migliore crescendo in un paese più laico. Sarà proprio in questo tratto di racconto che verranno fuori maggiormente i sentimenti di Marjane Satrapi ragazza; sperimenterà la solitudine, il sentirsi straniera. Come tutti gli adolescenti, andrà incontro a delusioni sentimentali e cercherà di omologarsi agli altri suoi coetanei fino quasi a perdere di vista le proprie origini. Rientrerà da emigrata in Iran ma non troverà quello che sperava: la guerra è sì finita ma le leggi sono sempre più opprimenti, ancor di più per lei che ha vissuto la libertà dell’occidente. Persepolis è un’opera importante per capire la rivoluzione culturale in quell’oriente non così lontano da noi, un buon inizio anche per chi non si è mai approcciato alla narrazione a fumetti.

Insieme al graphic novel di Marjane Satrapi vi consiglio l’omonimo film d’animazione uscito nel 2007 (facilmente reperibile per il noleggio su varie piattaforme streaming), al quale l’autrice ha lavorato sia come sceneggiatrice che come regista insieme a Vincent Paronnaud. Il film è molto fedele al fumetto, unica licenza sono le scene a colori riservate solamente all’ambientazione francese. Numerosi personaggi famosi hanno prestato la propria voce alle varie versioni del film: Paola Cortellesi è la voce di Marjane adulta nell’edizione italiana, Sergio Castellitto è quella di suo padre (Ebi Satrapi) e Catherine Deneuve è la voce della madre sia nell’edizione francese che in quella inglese. Nonostante il successo e la candidatura per miglior film di animazione agli Oscar del 2008, ha attirato su di sé critiche e proteste da parte del governo iraniano che lo ha tacciato di essere poco realistico. Per tutto questo credo che scrivere Persepolis e farne anche una versione cinematografica sia stato un atto di coraggio da parte di Marjane Satrapi. Da parte nostra possiamo continuare a leggerlo e a guardarlo anche a distanza di più vent’anni per sostenere chi cerca con le proprie opere di mostrarci il lato peggiore (ma anche quello migliore) della nostra storia.

Sara Simoni

Foto in alto: Marjane Satrapi, agosto 2007

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