I consigli del venerdì: “Un libro e …” – La sovrana lettrice di Alan Bennett

Romanzo breve, molto ironico e con un’insolita protagonista: la regina d’Inghilterra, in coppia con God Save the Queen dei Sex Pistols.

Il mio consiglio per questo venerdì è nuovamente un romanzo breve (95 pagine), molto ironico e con un’insolita protagonista: la regina d’Inghilterra. Quindi, cosa può accadere se Elisabetta II scoprisse la passione per la lettura e per i libri? Da qui nasce La sovrana lettrice dello scrittore e drammaturgo inglese Alan Bennett (Adelphi, 2007). Tutto accade quando una biblioteca itinerante, gestita dal signor Hutching, si ferma davanti a Buckingham Palace. La regina decide di prendere un libro in prestito per non apparire scortese e da quel momento tutto cambia. Compagno di questo suo mutamento è Norman, giovane dipendente della casa reale e appassionato lettore, che le consiglierà i primi libri e che verrà, successivamente, promosso a ruolo di paggio. Assistiamo all’evoluzione di Sua Maestà che piano piano diverrà una lettrice entusiasta e consapevole.

la sovrana lettriceUn libro tira l’altro, la Regina si appassiona così tanto da leggere in ogni luogo, persino in carrozza mentre sfila salutando il suo popolo. Si disinteressa degli impegni istituzionali, arriva in ritardo agli incontri politici, trascura anche i suoi amati cani. I libri le dimostrano quanto sono superficiali i discorsi che deve fare ogni giorno, la mettono faccia a faccia con il tempo sprecato per le convenzioni e i protocolli. Alan Bennett racconta con il suo inconfondibile stile la trasformazione psicologica che avviene in Elisabetta II. Questa nuova e dirompente passione espone anche le sue fragilità. Nei libri trova mondi nei quali rifugiarsi, risposte alle domande che non si era mai posta, diviene più empatica ma il rischio maggiore è quello di estraniarsi dalla realtà. La lettura è molto spesso una passione solitaria, un dialogo a due libro-lettore che porta a isolarsi da chi, diversamente da noi, non prova il medesimo piacere. La conclusione alla quale arriva Sua Maestà è che i libri sono democratici, di fronte alle pagine lei stessa è una donna come le altre: «I libri se ne infischiavano di chi li leggeva; se nessuno li apriva, loro stavano bene lo stesso. Un lettore valeva l’altro e lei non faceva eccezione». Vi verrà spontaneo appuntarvi gli autori e i romanzi citati, avrete voglia di leggere Jane Austen, Anthony Trollope, Thomas Hardy, George Eliot, Henry James… e molti altri. Con questo romanzo Allan Bennet fa un elogio sia ai libri che ai lettori ricorrendo a una figura femminile importante che, nonostante l’alta carica che ricopre, è senza dubbio uno dei personaggi più pop del nostro tempo.

In accoppiata con il romanzo La sovrana lettrice di Alan Bennett vi propongo la canzone God Save the Queen dei Sex Pistols (dall’album Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols). Uscita il 10 giugno 1977, in concomitanza con il Giubileo d’Argento della regina Elisabetta II, è uno dei brani più noti della band inglese. Inizialmente intitolata No Future, fu in seguito deciso, in modo provocatorio, di cambiare il titolo facendolo coincidere con quello dell’inno nazionale per dissacrare un momento di festeggiamenti solenni. Divenne così un inno della cultura punk fatta dal rifiuto delle autorità, dei valori vigenti e della politica. Bandiera di questo movimento irriverente e rivoluzionario, God Save the Queen scalò le classifiche anche se fu bandita dalla BBC per “cattivo gusto”. Ancora una volta la regina Elisabetta è al centro non solo della vita politica ma anche di quella culturale del paese. Una figura, quella della regina, apparentemente fuori tempo in questo nostro mondo di oggi ma che invece riesce sempre essere fonte di ispirazione per gli attori della (nostra) modernità.

Sara Simoni

Foto in alto: la regina d’Inghilterra Elisabetta II

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