Donne oltre il consueto incontrate al Salone Internazionale del Libro, più di una fiera, più di una manifestazione culturale, un vero e proprio villaggio delle arti.
Centosessantottomilasettecentotrentadue (168.732) i “cuori selvaggi” che hanno dato vita alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro (Torino, 19 – 23 maggio 2022). Più di una fiera, più di una manifestazione culturale, un vero e proprio villaggio delle arti vissuto con intensità e partecipazione da tutti gli attori compresa la sottoscritta. Non voglio nascondere l’emozione, si è trattato della mia “prima volta” al Salone nella veste di autrice del marchio Scatole Parlanti (Gruppo editoriale Utterson).
E qui al padiglione 3 stand P 69, quello delle Scatole Parlanti, dopo l’intensa conoscenza telefonica ho finalmente incontrato il direttore editoriale: Fortunato Licandro, cuore aperto, ampiezza di vedute e il coraggio delle proprie idee. E poi Rachele Ricci, la fantastica editor che ha curato il mio libro: L’ultimo Natale di Mrs. Dalloway. Che dire di lei? Se doveste mai scrivere un libro vi auguro d’incontrare una persona con la sua sensibilità. E poi loro… le autrici e gli autori della casa editrice. Persone singolari, interessanti, persone di cui vale la pena fare la conoscenza. Vista la natura della nostra rivista, privilegerò il femminile parlandovi brevemente di queste donne oltre il consueto incontrate al Salone. Mi ripropongo a breve di pubblicare anche la recensione delle loro opere perché vale la pena approfondire.
Barbara Fettuccia è stata la prima delle scrittrici del team che ho incontrato. Forse era ancora più emozionata di me, eppure spavalda. Era accompagnata dalla sua fan numero uno: sua suocera. Così, giusto per picconare uno degli stereotipi più vetusti legati al femminile. Fettuccia era presente con il suo primo romanzo Il paese della jacaranda .
IV di copertina. Viviana è una psicologa che vive a Milano. La sua vita, che scorre aggrovigliata a un passato di bugie e sensi di colpa, sta per essere sconvolta: dapprima l’incontro con Abril, una paziente chiusa e scostante, poi la ricomparsa del padre di sua figlia adolescente, con la quale da anni non riesce più a comunicare. La donna dovrà fare i conti con se stessa, con le sue paure e gli errori commessi. Sarà proprio Abril, però, a sbrogliare definitivamente i nodi del passato, ribaltando le sue prospettive: verrà così alla luce la vicenda di Marta – partita per l’Argentina negli anni del regime militare del generale Videla – che permetterà a Viviana di comprendere se stessa e disperdere la nebbia nella quale, da sempre, si era sentita intrappolata. Il paese della jacaranda è un romanzo sapientemente costruito e pone l’accento su temi come l’amore per la pittura, la ricerca della libertà, il riscatto sociale e morale cominciato agli inizi del Novecento, quando Adelaide, la prozia di Marta, lascerà Genova con il grande piroscafo alla volta del Sudamerica.
La seconda autrice della squadra Scatole Parlanti che ho conosciuto è India Solari. Nomem onem: sorridente, radiosa e ben determinata a fare della scrittura una professione. a dispetto della sua giovane età. Il tempo di una sigaretta è la sua terza pubblicazione.
IV di copertina. Per Giovanni la musica è come l’ossigeno: indispensabile. Ed è grazie a questa passione se i suoi occhi incontrano quelli di Adele, una ragazza fuori dal comune che graffia con un solo sguardo. Ma non è solo questo a spaventare Giovanni. Lei scappa, fugge sempre prima o poi, e lui dovrà cercare di afferrare la sua mano tutte le volte che la sentirà andar via, perché Adele è così: selvaggia, libera, viva. Eppure, alla fine, si dice che tutti gli animi fugaci trovino la propria casa. Un posto per il quale vale la pena restare, per non fuggire più. Una storia d’amore forte e travolgente, un miscuglio di passione e follia.
#SalTo – Ilaria Nucera – Onde – Scatole Parlanti
Il terzo incontro è stato con un’altra esordiente, Ilaria Nucera, che nella vita si occupa della gestione dei gruppi e degli eventi per un hotel di lusso di Roma. Le sue più grandi passioni sono i viaggi, la scrittura e la lettura. Il suo sogno nel cassetto? Pubblicare un romanzo e grazie a Scatole Parlanti il sogno si è avverato con Onde.
IV di copertina. La quotidianità di Eleonora e Brian viene stravolta quando i due ricevono una sconvolgente notizia: il ragazzo dovrà passare un intero anno scolastico negli Stati Uniti. Un distacco improvviso e doloroso, perché i due sono cresciuti insieme nel contesto di una famiglia allargata. Una volta rimasta sola, Eleonora rifletterà sulle ambiguità che caratterizzano il loro rapporto, e in suo soccorso arriverà la sua migliore amica, Martina. La giostra dei sentimenti si metterà finalmente in moto con il ritorno di Brian. Tuttavia, ci saranno delle variabili inaspettate, imprevedibili come le onde del mare.
Olivia Ninotti è arrivata insieme alla sua tribù e relativo carico di gioie e dolori. Neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, è direttrice sanitaria di AIAS di Milano Onlus. Sembrava un British invece era un Merdish, nato durante il periodo di isolamento dovuto alla pandemia, è il suo romanzo di esordio, terzo classificato al “Premio Nabokov” 2021.
IV di copertina. Molte persone credono che il proprio animale domestico le osservi. Ma quante, invece, sanno che il proprio gatto le sta giudicando e psicanalizzando? Luna, la protagonista di questo romanzo, è una Gatta di razza Scottish Fold che si ritrova catapultata dalla gabbia del negozio di animali a una gabbia piena di individui e oggetti dove deve sottostare alle regole folli di una famiglia. Oltre ai bambini, Luna dividerà il sovraffollatissimo appartamento con una Persiana affetta da vari problemi organici che soprannominerà Occhio di Sauron, fino all’arrivo di “coso”, un presunto British che sconvolgerà ancora di più i precari equilibri.
L’ultima autrice incontrata è stata Paola della Mariga con cui le affinità sono davvero tante, e non solo sulla carta. Giornalista pubblicista ha curato le pagine degli spettacoli del quotidiano Corriere Padano di Lodi e per l’omonimo settimanale piacentino. Ha collaborato con Epoca ed è stata direttrice responsabile del mensile Jam edito dall’ARCI di Piacenza. Dal 1994 è insegnante di scuola primaria. Autrice del copione teatrale per ragazzi Insieme come api (Edizioni L.i.r., 2008), ideatrice e curatrice, con l’artista Joe Colosimo, della mostra-progetto contro gli stereotipi di genere Minou, il filo amico, nel 2014 ha esordito con il romanzo Nature vive (Edizioni L.i.r.). Nel 2021 con Scatole parlanti pubblica Baby rosa gang.
IV di copertina. Quattro amiche adolescenti cercano di difendersi dalla fatica di vivere negli anonimi paesi dell’hinterland milanese; si portano addosso i problemi delle proprie famiglie, ma tutto sparisce quando si ritrovano nella polverosa piazzetta, dove decidono di vendicarsi. E allora scatta la ribellione sociale: furti, atti vandalici, situazioni borderline, pericolose eppure magiche. Passano le giornate a scuola solo perché obbligate, tra piccoli episodi di bullismo al femminile, assistenti sociali che non ce la fanno più, famigliari dediti alla piccola malavita o allo squallore inesorabile della loro quotidianità. Le quattro amiche vivono tutto senza una vera cattiveria, ma con addosso l’imprinting del luogo che gli ha insegnato che bisogna difendersi per tirare avanti. Sono illegali a loro insaputa. Inconsapevoli per educazione. A loro modo diventano ciniche, nella quotidiana ricerca di piccole gioie che possano riscattare la “bruttezza” di cui sono circondate. Una “bruttezza” senza speranza.
Cinzia Inguanta
Foto in alto: #SalTo22 – Cuori selvaggi – Entrata di Via Nizza, Torino
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Grazie a Cinzia Inguanta per aver dedicato attenzione ai “cuori selvaggi” di sei donne oltre il consueto a cui la casa editrice Scatole Parlanti ha dato voce. E grazie anche perché con L’Altro Femminile non manca mai di valorizzare l’impegno delle donne in ogni campo.