Con Debora Menichetti e Serena Betti nuovo appuntamento con la poeta che sapeva dosare sapientemente la propria arte.
Dopo C’è come un dolore nella stanza, vi proponiamo un’altra poesia di Amelia Rosselli: Se non è noia, è amore da Variazioni Belliche. La poeta, che certo non visse una vita comune, scrive: «[…] La poesia non si addice alla vita normale, quella di tutti i giorni. Ora mi dibatto nella realtà, la osservo con altri occhi. Scrivere è chiedersi com’è fatto il mondo, quando sai com’è fatto forse non hai più bisogno di scrivere.»
Rosselli usa la poesia anche per esternare il suo sentirsi inappropriata al contesto sociale: «[…] La scelta della poesia come l’ho vissuta, voluta io. Quasi spaccavo la macchina a volte per l’intensità con cui scrivevo. Ora mi trovo ad affrontare una seconda metà dell’esistenza a cui sono completamente impreparata e che m’interessa fino a un certo punto.»
Per l’artista nemmeno l’amore può essere la soluzione e placare il suo tormento, diventando, come nella lirica qui proposta, sorriso obliquo fugace e delusione amara.
Per La poesia nel dì di domenica, Serena Betti legge per noi Amelia Rosselli. Buon ascolto.
Se non è noia, è amore
Se non è noia è amore. L’intero mondo carpiva da me i suoi
sensi cari. Se per la notte che mi porta il tuo oblio
io dimentico di frenarmi, se per le tue evanescenti braccia
io cerco un’altra foresta, un parco, o una avventura: –
se per le strade che conducono al paradiso io perdo la
tua bellezza: se per i canili ed i vescovadi del prato
della grande città io cerco la tua ombra: – se per tutto
questo io cerco ancora e ancora: – non è per la tua fierezza,
non è per la mia povertà: – è per il tuo sorriso obliquo
è per la tua maniera di amare. Entro della grande città
cadevano oblique ancora e ancora le maniere di amare
le delusioni amare.
Debora Menichetti
Foto in alto: Amelia Rosselli
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