«A te che hai gli occhi/azzurri/e i gesti lenti/e ti guardi le mani e non mi vedi/non restarmi vicina/[…]»
La scorsa settimana vi abbiamo proposto la lirica Rimani di Goliarda Sapienza, artista icona del ‘900. Una donna oltre il consueto che per tutto il corso della sua esistenza ha continuato a mettersi in gioco e sempre con estrema passionalità. Troppe parole servirebbero per descriverla e allora lasciamo che sia lei stessa a farlo attraverso la sua opera.
Per La poesia nel dì di domenica, ho scelto la poesia che potete ascoltare grazie all’elaborazione video di Debora Menichetti.
Serena Betti
Foto in alto: Goliarda Sapienza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Senza titolo di Goliarda Sapienza
A te che hai gli occhi
azzurri
e i gesti lenti
e ti guardi le mani e non mi vedi
non restarmi vicina
non cercare
dalla sabbia calore
con quel gesto che i miei gesti rallenta
e il mio sangue
trascina
in tramortite nostalgie.
Quante volte guardiamo senza vedere…..
Non capisco perché la grande Goliarda Sapienza, nel metterci sull’avviso dalle tramortite nostalgie, debba poi ficcare il trivio nel quatrivio verseggiando vulgarmente: Se questo articolo ti è piaciuto condividilo. Mi pare de-locale, s-focato