“Mai più sole” contro la violenza sessuale di Nadia Maria Filippini

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Il libro ricostruisce la vicenda che si svolse a Verona nel 1976 e che fu uno snodo cruciale nella lotta contro la violenza sulle donne.

“Mai più sole” contro la violenza sessuale (Viella) di Nadia Maria Filippini racconta una pagina storica del femminismo degli anni ’70. Il libro ricostruisce una vicenda che ha segnato uno snodo cruciale nella lotta contro la violenza sulle donne. Leggerlo è importante perché ci ricorda che insieme è possibile, anche se il “mai più sole”  non si è ancora realizzato appieno. Infatti sono poche, troppo poche le donne che, anche oggi, denunciano la violenza subita.

“Mai più sole”  racconta la storia di una ragazza veronese di sedici anni che, dopo aver subito uno stupro, decide che non sarebbe stata in silenzio. Accompagnata dal padre, sporge denuncia e si rivolge all’avvocato Vincenzo Todesco, che deciderà di aggiungere alla squadra della difesa due donne, le avvocate Tina Lagostena Bassi Maria Magnani Noya. L’8 ottobre 1976 a Verona si svolse il processo che sarebbe diventato il punto di svolta nella storia del movimento femminista in Italia.

mai piu sole - nadia maria filippiniLa ragazza, infatti, cerca il sostegno di altre donne e lo trova. I gruppi femministi di Verona prendono a cuore la sua causa e, in accordo con i suoi desideri, cominciano una raccolta firme affinché il processo si svolga a porte aperte. Piazza dei Signori, sede del tribunale, diventa teatro della prima manifestazione femminista in un processo per stupro. Con canzoni e slogan le manifestanti reclamano il diritto delle donne di avere un processo dignitoso.

Il valore emblematico e l’impatto mediatico della vicenda, seguita per la prima volta in diretta anche dalla Rai, portano il tema della violenza di genere al centro del dibattito pubblico e inaugurano una stagione di mobilitazioni e iniziative delle donne, con l’apertura di centri antiviolenza e la modifica del codice Rocco, che ancora derubricava lo stupro come reato contro la morale.

La ricca documentazione, per la maggior parte inedita, di cui si è avvalsa la ricerca di Filippini ha consentito di mettere in luce le figure delle protagoniste, i contenuti e le sfaccettature di questa battaglia, le sue ripercussioni sociali e politiche, collocandola nel contesto della storia delle donne degli anni ‘70.

“Mai più sole” di Filippini, in concomitanza con l’avvento del 25 novembre (2022), la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sarà presentato in alcune date. Il 15 novembre a Lecce presso il Complesso Studium 2000; il 20 novembre a Roma alla Casa internazionale delle donne; il 24 novembre al Palazzo della Gran Guardia di Verona; il 25 novembre a Venezia presso l’Ateneo Veneto.

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Nadia Maria Filippini

Nadia Maria Filippini ha insegnato Storia delle donne presso l’Università di Ca’ Foscari di Venezia. Ha fatto parte del direttivo della Società italiana delle storiche, di cui è fra le socie fondatrici, e della redazione della rivista Genesis. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Corpi e storia. Donne e uomini dal mondo antico all’età contemporanea (2002), Donne dentro la guerra. Il primo conflitto mondiale in area veneta (2017) e Generare, partorire, nascere. Dal mondo antico alla provetta (2017; trad. ingl. Pregnancy, Delivery, Childbirth. A Gender and Cultural History from Antiquity to Test Tube, Routledge, 2020).

Cinzia Inguanta

In alto: ritaglio di “Mai più sole”, opera della pittrice e femminista Andreina Robotti

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