La poesia nel dì di domenica: nuovo estratto da “Rime” di Veronica Franco

Veronica Franco
«S’avete del mio amor l’alma conquisa, procurate d’avermi in dolce modo, via piú che la mia penna non divisa […]».

La scorsa settimana vi abbiamo presentato alcuni versi dalle Rime di Veronica Franco, oggi torniamo a proporvene un nuovo estratto. Cortigiana, poetessa e donna oltre il consueto, lottava per la dignità femminile facendosi bandiera dei torti subiti dalle donne della sua epoca. Nascere femmina significava scegliere di essere moglie, meretrice o monaca. Veronica scelse la cultura che usò come arma contro la ristrettezza di vedute del mondo rinascimentale.

le sue parole però non erano gravi ma sensuali e giocose. Il suo scrivere era pieno di pathos, di erotismo ricordando i caldi abbracci dei suoi amanti e i teneri momenti vissuti assieme. È con l’ascolto di un altro estratto dei suoi versi che vogliamo accompagnare questa vostra prima domenica di dicembre.

Per La poesia nel dì di domenicaSerena Betti legge per noi Veronica Franco. Buon ascolto.

Debora Menichetti

Foto in alto: Veronica Franco

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Rime (vv.175 – 190, II, terze rime)

Il valor vostro è quel tenace nodo
che me vi può tirar nel grembo, unita
via piú ch’affisso in fermo legno chiodo:
farvi signor vi può de la mia vita,
che tanto amar mostrate, la virtute,
che ’n voi per gran miracolo s’addita.
Fate che sian da me di lei vedute
quell’opre ch’io desio, ché poi saranno
le mie dolcezze a pien da voi godute:
e le vostre da me si goderanno
per quello ch’un amor mutuo comporte,
dove i diletti senza noia s’hanno.
Aver cagion d’amarvi io bramo forte:
prendete quel partito che vi piace,
poi che in vostro voler tutta è la sorte.
Altro non voglio dir: restate in pace.

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