La mostra si articola attraverso un percorso in dieci stanze immaginato come un viaggio iniziatico per diventare streghe.
Fino al 26 febbraio al Belvedere di Villa Reale a Monza la mostra Stregherie racconta l’interessante e intrigante storia delle streghe: una storia vecchia e nuova, tra conoscenze antiche, cerimonie nascoste, sacralità ed erotismo per raccontare una figura di donna rimossa dalla cultura e dalla vita. Stregherie, curata da Luca Scarlini, è un vero e proprio viaggio tra fatti, scandali e verità sulle sovversive della storia.
L’elenco delle opere racchiude circa cento incisioni originali antiche, scelte dal curatore all’interno della collezione Guglielmo Invernizzi. Stampe antiche da una collezione unica al mondo, con incisori dai toni cupi come Dürer o Goya e artisti dai colori morbidi come Delacroix, trattati maledetti cinquecenteschi, manifesti cinematografici originali a tema, amuleti, feticci e altri strumenti rituali provenienti dallo sperduto Museum of Witchcraft di Boscastle, in Cornovaglia. Ma non è tutto Stregherie riserva molte altre sorprese che potete scoprire QUI.
La mostra rende giustizia al senso più pieno della parola “strega”, dichiarando che, in un mondo che apparentemente ha rinunciato a ogni senso del sacro e a molti dei suoi legami con la natura, esiste ancora, oggi come un tempo, una società di donne che si dedica all’occulto e che usa la magia per risolvere i problemi del quotidiano. Si diventa streghe per affermare la propria personalità, per sfuggire alle botte di un marito manesco, per insoddisfazione di sé, per impulsi erotici, per odio verso i propri nemici, perché attratte dalla luna o dalla potenza delle piante.
Il percorso di Stregherie, immaginato come un viaggio iniziatico per diventare streghe, è liberamente ispirato al classico di Dario Argento Suspiria. Lungo il corridoio del percorso espositivo si aprono dieci stanze, ciascuna delle quali mette in scena un diverso aspetto della vita della strega dalla tradizione mitologica fino alla definizione della figura in epoca moderna. Di grande suggestione l’elemento sonoro, che ci accompagna lungo tutto il tragitto.
Durante tutto il periodo espositivo, si terranno incontri studiati sia per un pubblico già abituato ad argomenti riguardanti il mistico e il misterioso, sia per chi desidera conoscerli attraverso alcune lectiones magistrales per gli studiosi, proiezioni di opere cinematografiche e presentazioni di libri e graphic novel a tema streghesco. Verranno proposti anche laboratori per bambine e bambini. Per tutte le scuole di ogni ordine e grado sono pensate delle visite guidate alla mostra e dei laboratori didattici da svolgersi nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato.
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Serena Betti
In alto: Stregherie – Gloria Pizzilli, Verso il giuoco – Ritaglio illustrazione
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