La poesia nel dì di domenica: versi  sciolti di Alba Avesini #2

Alba Avesini - Foto Malagutti
Pubblichiamo oggi un ricordo che ha scritto per noi il cantautore Marco Ongaro, amico di Alba, che a lei ha dedicato una canzone.

«”A Lea che fa i capricci /un monito sincero /bada se non la smetti /arriva l’Uomo Vero…” l’innato senso di autodifesa di Alba Avesini si decantava nell’ironia sul rapporto donna-uomo. C’era in lei una consapevolezza superiore alle illusioni dei poveri maschi sulle misere certezze che credono di nutrire a proposito di se stessi. Un’autodifesa partecipe. Non si distaccava dal grande gioco delle conquiste e delle perdite, degli sguardi e delle ripicche. Si lasciava segretamente travolgere da inezie per poi porvisi di fianco e, con piccole arguzie, battute e calembour, smantellare paure e desideri comuni a entrambi i sessi come solo una sorella maggiore saprebbe fare.

Il suo sguardo poetico sta anche in questa abilità di sdrammatizzare ciò che già ci avvince mortalmente, innalzandolo a una dimensione sublime affinché la pochezza che vi si cela non ci uccida davvero. Alba copriva con gonne alle caviglie la pelle bianca delle gambe, portava calzature garbate per non attirare l’attenzione dedicata interamente ai lunghi capelli neri, appoggiati sulla schiena come la chioma di Eva. Inclinava il capo da un lato quando si schermiva e apriva una delicata fossetta vicino alla bocca. Era il momento dell’affondo, quando credevi di essere ormai in salvo, venivi tratto in alto mare e lasciato al naufragio.» Marco Ongaro

Ringraziamo Marco Ongaro, per questo ricordo e per Piccola amica, la bellissima canzone che scrisse per Alba, nata il 10 gennaio e che vent’anni  fa ci ha lasciato il giorno 4 dello stesso mese, che potete ascoltare QUI.

Per La poesia nel dì di domenica, abbiamo scelto i versi che potete ascoltare grazie all’elaborazione video di Debora Menichetti.

Serena Betti

In alto: Alba Avesini – Foto Malagutti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un libro, un disco
qualche sigaretta
tra poco verrai da me
e allora sarà domenica davvero

Poi ci saremo solo noi
l’orizzonte ai nostri piedi
il sole più grande
e il tempo troppo veloce

Un libro, un disco
e un pomeriggio di domenica
che si consuma indolente
come la sigaretta tra le dita

È tardi ormai
non verrai più
la mia attesa adesso
è  solo un vizio ostinato.

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