Storica dell’arte, autrice, traduttrice, saggista, la poeta che oggi ci accompagna nella ricerca della chiarezza delle cose.
Oggi ascolterete Geometrie della poeta Antonella Anedda, artista in cui mi sono imbattuta navigando in rete. Nella biografia la prima cosa che mi colpì fu la data di nascita: stesso mese e stesso anno, ma io sono più vecchia di una settimana. È nata a Roma e ha origini sardo-corse. Si è laureata in Storia dell’Arte, è traduttrice e autrice di sei raccolte di poesia, sei saggi e prose che hanno ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Montale, il Premio Viareggio e nel 2022 il Premio La Ghianda CinemAmbiente. Ha collaborato con diversi artisti, con il Manifesto e Linea d’Ombra e ha scritto testi per Paolo Fresu e una presentazione a Maria Lai, artista conosciuta soprattutto per le sue opere tessili, per il catalogo della mostra Maria Lai tenendo per mano il sole.
Per La poesia nel dì di domenica Geometrie che potete ascoltare grazie all’elaborazione video di Debora Menichetti.
Serena Betti
Foto in alto: Antonella Anedda
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Geometrie
Davanti alla dismisura delle cose cerco di provvedere,
scendo nel loro baratro. Ogni volta riemergo
con il metro, il compasso, la mente piena di cifre.
Mi struggo per la geometria, mi ostino inutilmente
a calcolare l’area del cubo, del parallelepipedo,
del prisma, nomi di un’aria di cristallo priva di veleno.
E’ un sogno infantile di teorema,
un innesto di mondo su un segmento di radice.
Se la osservi rimanda a un’equazione, al suo quadrato,
con l’ala dei numeri che svetta su ciò che è smisurato.