«Magari schiatta sulla soglia. Fancy, tesoro, ti piacerebbe vedere la nonna schiattare sulla soglia?». «Sì, mamma» da La meridiana (Adelphi) di Shirley Jackson.
Pillole di femminile, la rubrica per riflettere su alcuni piccoli grandi temi legati alla vita di tutti i giorni.
Dopo il funerale fecero ritorno alla villa, che ora apparteneva incontestabilmente a Mrs. Halloran. Si fermarono a disagio, senza alcuna certezza, nel grande e magnifico atrio, guardando Mrs. Halloran dirigersi nell’ala destra della villa per far sapere a Mr. Halloran che le esequie di Lionel si erano svolte senza melodrammi. La giovane Mrs. Halloran, seguendo con lo sguardo la suocera, disse senza speranza: «Magari schiatta sulla soglia. Fancy, tesoro, ti piacerebbe vedere la nonna schiattare sulla soglia?».
«Sì, mamma». Fancy tirò la lunga gonna del vestito nero che le aveva messo la nonna. La giovane Mrs. Halloran riteneva che il nero non fosse adatto a una bambina di dieci anni, e che in ogni caso il vestito fosse troppo lungo, e sicuramente troppo semplice e dozzinale per una famiglia prestigiosa come gli Halloran; per dimostrarlo aveva avuto un attacco d’asma proprio il mattino del funerale, ma Fancy era stata ugualmente infilata nel vestito nero. La lunga gonna nera l’aveva divertita durante il funerale e in macchina, e se non fosse stato per la presenza della nonna si sarebbe potuta godere senz’altro l’intera giornata.
«Pregherò fino alla fine dei miei giorni perché accada» disse la giovane Mrs. Halloran, giungendo le mani con devozione.
«Devo spingerla?» chiese Fancy. «Come lei ha spinto papà?».
«Fancy!» disse Miss Ogilvie.
«Lasci che lo dica, se vuole » disse la giovane Mrs. Halloran. «Voglio che se lo ricordi, comunque. Dillo ancora, mia piccola Fancy».
«La nonna ha ucciso il mio papà» disse obbediente Fancy. «Lo ha spinto giù dalle scale e lo ha ucciso. È stata la nonna. Non è vero?».
Miss Ogilvie alzò gli occhi al cielo, ma abbassò la voce per rispetto della triste circostanza. «Maryjane» disse. «Lei sta traviando la mente della bambina e molto probabilmente le sta togliendo la possibilità di ereditare…».
«In questo giorno» disse la giovane Mrs. Halloran, atteggiando la faccia da topo a un’espressione di dignità piena di rimprovero «voglio che sia chiaramente compreso da tutti voi, da ogni persona qui dentro, e ricordato per sempre, se non vi dispiace. Oggi Fancy è orfana di padre perché quella perfida vecchia non poteva sopportare che la villa appartenesse a qualcun altro e che io fossi ancora una moglie, una compagna amatissima». Con un debole respiro si portò le mani al petto. «Lo ha spinto giù dalle scale» disse in tono cupo.
«Il re, il fantasma di tuo padre assassinato» disse Essex a Fancy. Sbadigliò, andò a mettersi sulla panca di velluto e si stiracchiò. «Dove sono le carni del banchetto funerario? Adesso che ha tutto, la vecchia non vorrà farci morire di fame, no?».
«È orribile» disse la giovane Mrs. Halloran «pensare a mangiare quando Lionel è ancora caldo nella tomba. Fancy» chiamò, tendendo la mano. Fancy si mosse malvolentieri, facendo ondeggiare la lunga gonna nera, e la giovane Mrs. Halloran si diresse verso lo scalone. «Ora il mio posto è con la mia piccola orfanella» disse, voltando la testa. «Dovranno mandarmi su la cena insieme a quella di Fancy. E comunque credo che mi verrà un altro attacco d’asma».
La pillola di oggi è un estratto dal romanzo La meridiana (Adelphi) di Shirley Jackson.
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