È la prima vera stella della musica rock mondiale, una donna che è un po’ fata, un po’ strega, assolutamente unica nel suo carisma musicale e nella gestione del palco e del pubblico.
Stephanie Lynn Nicks a Phoenix, in Arizona, è una bambina dal talento vocale prodigioso; se ne accorge il nonno A.J., musicista country, che la porta con sé in tournée per la regione e diventa ben presto la carta vincente dei suoi spettacoli. Il carisma e la presenza scenica è talmente evidente, che le rimostranze dei genitori a questi show cadono nel vuoto: la bimba è già una star. Da adolescente trova rifugio nello studio della chitarra, fedele compagna durante i continui spostamenti lavorativi del padre, che le impediscono di instaurare rapporti di amicizia stabili. La sua natura solitaria e vagabonda si salda ad un carattere forte e ad una personalità decisa, che nasconde grandi fragilità. Nel 1963, la famiglia si trasferisce nei sobborghi di Los Angeles e la cantante inizia a formare le prime band.
Dopo l’ennesimo trasloco a Palo Alto, in California, a scuola fa l’incontro che le cambia la vita per sempre: Lindsey Buckingham, cantante, chitarrista e compositore con cui instaura una relazione fortissima, musicale e sentimentale. Nel 1968 Stevie Nicks si trasferisce da Lindsey e dopo una breve esperienza con i Fritz (aprono i concerti di Janis Joplin e di Jimi Hendrix), nel 1971 i due ottengono un contratto discografico con la Polydor Records e pubblicano Buckingham-Nicks, album che è non ottiene nessun riscontro commerciale. Stevie Nicks è assolutamente certa del loro talento e non abbandona mai il progetto, cercando di sopravvivere con lavori di fortuna come domestica, assistente dentale e cameriera.
Nel 1974, i Fleetwood Mac, già famosi e con quasi una decina di dischi pubblicati alle spalle, devono risolvere l’ennesima crisi dopo l’abbandono del chitarrista Bob Welch. Mick Fleetwood sente suonare Buckingham nello studio accanto al loro e non ha nessun dubbio nel chiedergli di diventare un nuovo membro della sua band. Lindsay accetta solo a costo che nel gruppo venga ammessa anche Stevie. È la svolta per i Fleetwood Mac. La nuova formazione sbanca già con il primo album omonimo del 1975 Landslide, diventerà una delle canzoni più suonate nei loro tour e fa splendere il talento di Stevie, così come Rihannon, in cui la sua voce è magica e incantatrice. Nella band stringe un forte legame con l’altra donna, Christine McVie, la sua prima vera amicizia femminile, tastierista eccellente. La potenza del rock è per la prima volta declinata da due donne, in un sodalizio umano e professionale unico nella storia della musica recente.
Stevie Nicks diventa una vera star, ha splendidi abiti colorati e fluenti, è affascinante e sinuosa, di una bellezza non comune e del successivo album Rumors, capolavoro dei Fleetwood Mac, scrive in solitudine la mega-hit Dreams, unico brano della band a raggiungere la prima posizione della top 100 di Billboard. Rumors, che regala ai FM un incredibile successo planetario, è anche il lavoro della distruzione per antonomasia: i McVie divorziano, Fleetwood lascia la moglie, Nicks e Buckingham si separano in modo tumultuoso portando all’implosione del progetto.
Stevie Nicks resta una forza della natura davanti alle avversità, nonostante eccessi e varie dipendenze, inizia ad inseguire una carriera solista, che inizia con l’album Belladonna nel 1981. Riesce a farsi scrivere da Tom Petty un brano del calibro di Stop Draggin’ My Heart Around, che suggella un’amicizia duratura e proficua. Anche il secondo album The wild heart è un successo, ma la vita da rockstar presenta il conto. Danneggia irrimediabilmente le cartilagini del naso a causa dell’abuso di cocaina e sviluppa una forte dipendenza dai farmaci. I problemi fisici e l’età cambiano il suo corpo, che assume una forma lontana dagli splendori di Rumors. Fatica ad affrontare di nuovo il palco, non si riconosce allo specchio, sono anni davvero bui. Nel 1997 Buckingham decide di riunire la band per celebrare con un tour il ventennale di Rumors e Stevie Nicks risale sui palchi, torna a splendere di una luce più matura e consapevole, il suo talento vocale resta cristallino e acquista in personalità, dopo le tempeste della vita. Terminato quel tour i Fleetwood Mac non ritroveranno più la magia dei 70’s, ma Nicks continuerà a cantare, inarrestabile, tra lavori solisti e collaborazioni, da Sheryl Crow a Billy Joel.
Stevie Nicks è la prima vera stella della musica rock mondiale, una donna che è un po’ fata, un po’ strega, assolutamente unica nel suo carisma musicale e nella gestione del palco e del pubblico. La sua voce parla prepotentemente al cuore e affronta temi di depressione e malinconia con un approccio finalmente femminile alla scrittura rock, fino a quel momento abbozzato solo da Janis Joplin prima della terribile e prematura scomparsa. Stevie è stata anche personaggio chiave della terza e dell’ottava stagione della serie American Horror Story; i protagonisti della nuova generazione del pop, da Harry Styles a Miley Cyrus e Taylor Swift si dichiarano suoi devoti fans.
La sua stella, per nostra fortuna, sta ancora brillando.
Music
Landslide
Rihannon
Dreams
Bonus tracks
Wild at Heart uno splendido documentario sulla sua vita
Daisy Jones and the Six la nuova serie TV di Amazon Prime largamente ispirata alle vicende dei Fleetwod Mac e a Stevie Nicks, interpretata splendidamente da Riley Keough, la nipote di Elvis (quando il Dna conta!).
Notevole anche la colonna sonora, composta da 14 brani originali in stile Fleetwod Mac prodotti dal candidato ai Grammy Award Blake Mills e da una serie di altri co-autori (Marcus Mumford, Jackson Browne) ed eseguiti dagli attori stessi della serie tv, con la precisione maniacale degli americani nel rendere questi progetto da farti cercare i concerti di questa band fittizia, decisamente molto più reale di alcuni attuali gruppi in attività.
Foto in alto: Stevie Nicks
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