L’autrice di Soncino si è aggiudicata quest’anno due importanti riconoscimenti, il Contropremio Carver e il Penelope Story Lab.
Questa settimana ritroviamo Anna Martinenghi che abbiamo già conosciuto grazie a due sue poesie: Spigoli e L’interruttore. Leggiamo insieme quello che poco tempo dopo l’autrice ha pubblicato sul suo profilo Facebook a proposito di questi riconoscimenti: «[…]Il Concorso degli Shottini è uno dei giochi/esercizio più belli di Penelope Story Lab: la sfida di scrivere storie in 150 parole, rispettando ogni volta ostacoli e obblighi di difficoltà crescente. Io mi sento benissimo nella scrittura breve: in questo concorso, che è durato parecchie settimane, ho scritto cose degne e anche delle gran cialtronate di cui non mi pento. Mi sono sempre divertita e soprattutto sono sempre stata libera di usare la mia vera voce. Il livello dei finalisti era altissimo. Io ho vinto per via della mafia (son)cinese: ma in amore e in guerra non si fanno prigionieri, anche se sono pronta a cedere il primo posto se mi venisse chiesto… Infine, permettetemi due parole su O2 Ossigeno, che ha fatto tutto da solo: nel 2021 ha vinto il premio Bukowski e si è fatto pubblicare, mi ha fatto incontrare persone – tante – in maniera mai superficiale, scardinando la mia timidezza. Abbiamo parlato di Covid, di dolore e star male sul serio, di speranza nonostante tutto. O2 Ossigeno ha vinto il Contropremio Carver per la poesia e l’ha fatto al Salone del libro, non in un posto qualsiasi[…]»
Infatti è stato proprio durante il Salone Internazionale del libro di Torino che il direttore del Contropremio Carver Andrea Giannasi, che ne è anche l’ideatore, ha proclamato i vincitori dell’edizione 2022 tra cui Anna Martinenghi. Oggi presentiamo Di tutte le cose perdute. Questa poesia, inedita, è accompagnata dalle immagini del video curato da Debora Menichetti.
Serena Betti
Foto in alto: Anna Martinenghi da cremaonline.it
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Di tutte le cose perdute
Di tutte le cose perdute
è la leggerezza a mancarmi di più
quella irripetibile dei vent’anni
rubata
in una notte di settembre
Per questo apprezzo
la pioggia lieve
le ridarelle incontenibili
certe frasi piene di niente
piume che volteggiano
compiendo traiettorie
Per questo tolgo ancore
e getto zavorre
dalla mia
mongolfiera
Voglio rinascere
soffione
e aspettare
il vento