Top ten estate 2023 a cura di Cinzia Inguanta: eroine tra fiction e letteratura

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Straordinariamente ordinarie, forti e fragili, agguerrite e rivoluzionare le donne di questa top ten sono eroine che non si fanno dimenticare.

In rigoroso ordine alfabetico le dieci eroine della nostra estate, protagoniste di libri da leggere o rileggere e serie tv da cui sviluppare dipendenza.

  1. Accabadora dal romanzo omonimo di Michela Murgia. L’Accabadora è Tzia Bonaria Urrai, una donna che traduce in fatti i sentimenti che non riesce a esprimere. Eroina “fatale” e fragile dotata al tempo stesso di una forza primordiale che la mette in connessione con il grande mistero della vita.
  2. Anna dal romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti. La protagonista di questo libro spiazza il lettore fin dall’inizio. Come scrive Serena Pisaneschi nella recensione pubblicata, qualche tempo fa, sul nostro blog: «Anna entra di diritto tra la schiera delle eroine della letteratura italiana, non lo fa di prepotenza, ma lo fa giorno dopo giorno, a ogni pasto rimediato, ogni pianto urlato o represso, ogni volta che sfoglia il suo quaderno o si mette nel letto vicino a sua madre.»
  3. Clarissa Dalloway da La signora Dalloway di Virginia Woolf. Mrs. Dalloway è un elogio alla quotidianità, al non eroico, al normale.
    «La signora Dalloway disse che i fiori li avrebbe comperati lei.
    Quanto a Lucy aveva già il suo daffare. Si dovevano togliere le porte dai cardini; gli uomini di Rumpelmayer sarebbero arrivati tra poco. E poi, pensò Clarissa Dalloway, che mattina – fresca come se fosse stata appena creata per dei bambini su una spiaggia.
    Che gioia! Che terrore! Sempre aveva avuto questa impressione, quando con un leggero cigolio dei cardini, lo stesso che sentì proprio ora, a Bourton spalancava le persiane e si tuffava nell’aria aperta.»
  4. Catherine Earnshaw da Cime tempestose di Emily Bronte. Con il suo unico romanzo di Emily Bronte è riuscita a fare la storia della letteratura. Catherine Earnshaw è un personaggio caratterizzato non solo in positivo: indomita, uno spirito libero, passionale, è anche capricciosa, a tratti infantile. Una donna che scardina i cliché della “dama” perfetta.
  5. Fleabag dall’omonima serie tv di Phoebe Waller-Bridge. Fleabag (letteralmente sacco di pulci) è il nomignolo della protagonista della serie tv scritta e interpretata da Phoebe Waller-Bridge. È una bad girl, una cattiva ragazza sessualmente promiscua, bugiarda, ladra, autodistruttiva patetica e afflitta in un modo che sul piccolo schermo non si era mai visto: è un’autentica antieroina.
  6. Alicia Florrick dalla serie tv The Good Wife di Robert King e Michelle Stern King. Moglie, madre, avvocata. Ma dalla vita piena di ostacoli. La nostra eroina è una donna alla ricerca di una sua identità dopo anni passati a essere la “brava moglie” di un uomo importante e fedifrago. E per farlo è disposta a sporcarsi le mani.
  7. Julia, la ribelle,da 1984 di George Orwell. Una donna che si rivela diversa da come appare. Ma indossare una maschera è necessario nella società governata dal Grande Fratello.
    «Era una ragazza dall’aria risoluta, di circa ventisette anni, con una gran capigliatura nera, faccia lentigginosa e movimenti svelti e atletici. Una sottile fascia rossa, che fungeva da distintivo della Lega Giovanile Anti-Sesso, era avvolta ripetutamente attorno alla vita, abbastanza stretta in modo da far risaltare più che fosse possibile le sue anche formose.»
  8. Annalise Keating da Le regole del delitto perfetto di Peter Nowalk. Annalise è avvocato e docente: cattiva o buona maestra?
  9. Midge Maisel da La fantastica Signora Maisel serie tv di Amy Sherman-Palladino. Cosa vuole Midge? Come tutte le eroine che si rispettino vuole una vita importante. Vuole rompere tutte le regole. Vuole successo e fama e va prenderseli, costi quel che costi.
  10. Lisbeth Salander dalla trilogia Millenium di Stieg Larrson. Lisbeth, bella e anticonvenzionale hacker, è una donna dal carattere complesso. È introversa, asociale e ci dimostra che davanti all’orrore e alle ingiustizie si può agire e non soltanto subire.

Cinzia Inguanta

In alto: Pesci rossi, foto di cinzia Inguanta

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