Dieci mete per un breve Grand Tour di Ferragosto alla scoperta dell’arte italiana tra mari, monti e laghi sulle tracce dei grandi che tanto hanno amato il nostro paese.
- Per il nostro Grand Tour partiamo da Torino. Per Charles des Brosses: «La più bella città d’Italia; e forse dell’Europa, per le strade dritte, la regolarità degli edifici e la bellezza delle piazze. […] Qui niente è estremamente bello, ma tutto è uguale e nulla di mediocre.»
- Sulle tracce di Johann Wolfgang von Goethe e Stendhal, siamo alla volta del Lago di Como e per farci sedurre dalle sue ville, dai suoi giardini e panorami.
- Thomas Mann invece, e non fu il solo, subì il fascino delle montagne del Trentino. L’artista scelse Riva del Garda come luogo ideale per la scrittura.
- Tanti, forse troppi, amarono Venezia, non li cito nemmeno e allo stesso modo vi sconsiglio Ferragosto per visitarla. Il turismo, purtroppo, per la città lagunare da risorsa sta diventando un problema.
- Sulle orme di Lord Byron fino al golfo dei poeti a Porto Venere alla scoperta delle Cinque Terre.
- Un’escursione a Firenze nei luoghi preferiti di Oscar Wilde: la Basilica di San Lorenzo, la Biblioteca Medicea Laurenziana, Il Museo Archeologico, l’ Abbazia di San Miniato al Monte per terminare con una passeggiata lungo l’Arno e attendere il tramonto leggendo il poema By the Arno che il poeta scrisse proprio per omaggiare questo luogo.
- Michel de Montaigne, nel suo Grand Tour italiano, lasciate Firenze e Pisa si diresse verso Roma attraversando la Val d’Orcia… vogliamo essere da meno?
- Mary Shelley amò Roma per le sue maestose rovine. Ecco cosa scrisse del Pantheon: «Non posso dimenticare la sera in cui visitai il Pantheon al chiaro di luna: i tenui raggi del pianeta si irradiavano dall’apertura su in alto e le colonne scintillavano tutto attorno: era come se lo spirito della bellezza fosse disceso nella mia anima mentre me ne stavo seduta in muta estasi.»
- Proseguendo verso sud incontriamo Napoli con Ercolano e Pompei tanto amata dai viaggiatori del Grand Tour proprio in virtù dei ritrovamenti dei (forse) più celebri siti archeologici italiani.
- Ultima tappa del nostro Grand Tour, la Sicilia con i suoi vulcani, i tesori greci, le rovine medievali, i castelli normanni, le architetture barocche. Dalle Lettere dalla Sicilia di Friedrich Maximilian Hessemer: «La Sicilia è il puntino sulla i dell’Italia, […] il resto d’Italia mi par soltanto un gambo posto a sorreggere un simil fiore.»
Mi fermo qui, dopo aver scientemente dimenticato alcune “mete”, del resto lo sappiamo bene che viviamo nel Paese più bello del mondo.
Buon Ferragosto ovunque siate.
In alto: Grand Tour, Antonio Joli (1700-1777), Roma, Veduta con Colosseo e Arco di Costantino (collezione privata, Credits Lampronti Gallery, London)
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