Luz Maria Morales Llano dalla Colombia a Firenze per studiare oreficeria con il grande sogno di uno spazio per tutte le donne.
La rubrica Donne oltre il consueto di oggi dà voce alle donne che ogni giorno incontriamo e dietro le quali si nascondono meravigliose storie di vita e intraprendenza. L’idea è nata dagli splendidi scatti della mostra Fate! di Manola Biggeri e da tutti quei mondi che la nostra Paola Giannò, guardando le foto e ascoltando i racconti di Manola, ha intravisto. Mondi che abbiamo pensato di far raccontare alle dirette interessate che sono la prova di come nessuna donna possa essere rinchiusa in uno stereotipo, di come ognuna sia oltre il consueto modo di rappresentare il femminile. Manola Biggeri, per L’Altro Femminile intervista Luz Maria Morales Llano.
Maria Luce, ci può raccontare di dove è e qual è la sua storia?
«Sono colombiana ma vivo in Italia da venticinque anni. Sono arrivata a Firenze per studiare oreficeria in una scuola d’arte, poi ho continuato con altri corsi di formazione e dopo quattro anni di studio e lavoro con diverse aziende sono rimasta definitivamente in Italia. Da vent’anni sono felicemente sposata con un fiorentino.»
Come definirebbe il suo lavoro?
«Le mie creazioni sono un insieme di diversi materiali: perle, perline in vetro, metalli, cristalli di produzione italiana e giapponese. Principalmente mi piace lavorare con le geometrie, ma a seconda dell’oggetto che voglio realizzare utilizzo diverse tecniche di tessitura. Ad esempio, per orecchini e collane uso una tecnica denominata brick stitch, una tecnica che letteralmente significa “tessitura a mattone”. Per i bracciali invece preferisco il telaio o l’angolo retto. Per collane grandi lavoro con la tecnica del peyote. Mi piace lavorare anche su pezzi unici, insieme alle mie clienti, creando così un oggetto personalizzato.»
Chi compra le sue creazioni?
«Sono donne che cercano oggetti particolari e unici perché, essendo un’artigiana, posso permettermi di essere sempre alla ricerca di nuovi materiali e nuove tecniche.»
Qual è il suo sogno?
«Vorrei creare una impresa/laboratorio, uno spazio con altre donne dove poterle accogliere e dar loro la possibilità di lavorare, principalmente persone che per differenti motivi sono fuori dal mercato del lavoro. Penso a donne che per motivi di età non trovano lavoro, donne con figli che hanno bisogno di orari particolari, ragazze madri, donne che vengono da esperienze di violenza. Vorrei che fosse un giardino creativo di oggetti e persone.»
Dove possiamo vedere le sue creazioni o contattarla?
«Le potete vedere sulla mia pagina Instagram LUZMA.LAB, è il nome del mio marchio che deriva dall’unione di Maria e Luce.»
Questa rubrica vuole anche sottolineare l’importanza del fare rete, di condividere idee, ambizioni e aspirazioni che grazie alla collaborazione possono prendere strade inaspettate. Se anche tu vuoi diventare una protagonista della nostra rubrica non esitare a contattarci a redazione@laltrofemminile.it.
Manola Biggeri
In alto: Luz Maria Morales Llano – Foto di Manola Biggeri
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