Un fenomeno mondiale: pubblicato negli Stati Uniti, in Francia, in Spagna e in Russia, è nella lista dei Migliori Graphic Novel per adulti.
Dal quinto numero de L’Altro Femminile, donne oltre il consueto, scarica il PDF della rivista o sfogliala online.
Conoscete la storia di Nellie Bly? Sapete chi è? Sapete perché il suo apporto al mondo del lavoro femminile è stato così rivoluzionario? Con mia grande ignoranza, ammetto che fino a qualche anno fa non l’avevo mai nemmeno sentita nominare; poi, piano piano me la sono ritrovata sotto gli occhi più volte e così, spinta da curiosità, ho deciso di approfondire la sua storia. Se anche voi siete curiosi di scoprire questa donna oltre il consueto, vi consiglio la biografia a fumetti Nellie Bly (Tunué, 2019) scritta da Luciana Cimino e illustrata da Sergio Algozzino.
In questo graphic novel impariamo a conoscere la storia di Elizabeth Jane Cochran (vero nome della nostra eroina) attraverso i suoi incontri con Miriam, giovane ragazza iscritta al corso di giornalismo alla Columbia University, durante i quali saranno ripercorsi i momenti più importanti della sua vita. Da quando, sotto il nome di “Lonely Orphan Girl”, rispose a un articolo maschilista del Pittsburgh Dispatch fino ai successi ottenuti come giornalista investigativa sotto copertura. Scoprirete una donna estremamente moderna, che ha vissuto senza porsi i limiti della condizione femminile di fine ‘800. Pronta a combattere e affrontare i pregiudizi sulle donne sia in ambito giornalistico che nella società in senso più ampio, dove spesso erano relegate a ruoli marginali.
Il graphic novel
La sceneggiatura di Luciana Cimino ricostruisce in modo credibile l’epoca mentre la scelta degli episodi raccontati mette in luce tutti gli aspetti della vita di questa donna avventuriera e rivoluzionaria. Sia in ambito professionale che privato viene mostrata la straordinarietà di questo personaggio, ricco di umanità e di determinazione. Nel 1889, fu la prima donna capace di compiere il giro del mondo in solitudine in meno di ottanta giorni (ricevendo complimenti anche da Jules Verne!), per l’esattezza lo completò in 72 giorni, 6 ore e 11 minuti.
Per l’occasione si fece confezionare appositamente un abito che doveva essere comodo e simbolico allo stesso tempo. Questo abito divenne così celebre da dettare moda ed essere esposto in molte vetrine dei negozi di New York. Ma è la stessa donna che accetta compromessi per amore e lascia il giornalismo per tutta la durata del suo matrimonio.
Le illustrazioni
La rappresentazione visiva di Nellie Bly è affidata alla mano di Sergio Algozzino con il suo bel tratto di effetto. La palette di colori scelta aiuta la contestualizzazione storica, tante le sfumature calde e terrose, ma non manca un’insolita tonalità di azzurro e di giallo che richiama il carattere investigativo di molte attività della giornalista. Le tavole sono spesso destrutturate, mancano di bordi netti dando l’impressione di una vecchia fotografia consumata. Si percepisce la documentazione storica dietro alla ricostruzione dei costumi dell’epoca e interessanti sono le pagine che riportano interi articoli o stralci pubblicati sui giornali del periodo.
Le pagine di maggiore impatto sono quelle dedicate all’esperienza volontaria in manicomio, quando si finse malata per poter denunciare le condizioni inumane e i maltrattamenti a cui erano sottoposte le donne internate. Il reportage che ne scrisse portò a uno scandalo senza precedenti investendo politici e personale medico, centrando, forse per la prima volta, l’attenzione sull’importanza della cura dei malati mentali.
Il coraggio di andare oltre
Nellie Bly è diventato un fenomeno mondiale: pubblicato negli Stati Uniti, in Francia, in Spagna e in Russia. L’American Library Association, nel 2021, lo inserisce nella lista dei Migliori Graphic Novel per adulti.
Questo graphic novel è per tutti: certo, se già conoscete questa pioniera del giornalismo di inchiesta potreste annoiarvi un po’. Ma rimane un bel modo per ricordarsi che combattere contro i limiti posti da una società prepotente e cercare sempre nuove strade per la realizzazione di se stessi è un diritto fondamentale di ogni essere umano, indipendentemente dal genere. Sono sicura che Nellie Bly abbia ispirato tante donne dopo di lei, usando il giornalismo come strumento per denunciare e cambiare le condizioni di persone più deboli.
Chissà se, senza di lei, avremmo avuto giornaliste coraggiose e illuminate come Tina Merlin, Anna Politkovskaia o Ethel L. Pain?
Buona lettura e buon viaggio!
Sara Simoni
In alto: Elizabeth Jane Cochran, alias Nellie Bly – Foto da: thewom.it
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Ho un libro che parla di lei ma nella mia ignoranza non sapevo che fosse una storia vera. Ora non vedo l’ora di leggerlo!