Le pentite, sarò per te veleno e cura di Francesca G. Marone

le pentite - Francesca G. Marone
Elisa e Albina, Federica e Maria nel gioco tra passato e presente le nostre pentite con i loro aguzzini, il Mastrogiorgio e il Lupo.

Sarò per te veleno e cura, il dualismo preannunciato dal sottotitolo de Le pentite (Les Flâneurs, 2023) di Francesca G. Marone costituisce l’ossatura di questo interessante romanzo. Ho avuto bisogno di allontanarmene prima di scrivere questa recensione. Mi sono sentita imbrigliata, come trattenuta in questa storia di rinascita e riscatto.

L’autrice, in un continuo rimando tra passato e presente, racconta le storie delle nostre eroine e dei loro amori. Cos’hanno in comune Elisa e Albina vissute nel ‘700 e Federica e Maria donne contemporanee?

le pentite - francesca g maroneTerribili e convincenti anche i personaggi maschili. Il medico Giuseppe Mosca figura ispirata a quella di Giuseppe Moscati, il Mastrogiorgio e il Lupo i terribili aguzzini del tempo andato e di quello attuale. A esaltare il racconto l’ambientazione scelta dalla scrittrice: il complesso monumentale dell’ospedale degli Incurabili di Napoli.

«Tutti noi abbiamo spesso paura di vivere forse ancor più che di morire» fa scrivere Marone a Giuseppe Mosca. E poi ancora: «Chi siamo in quella manciata di secondi che è il morso all’esistenza, in quel lampo, in quello squarcio nel cielo che è il nostro passaggio?»

È un libro ad alta viscosità emotiva. Le pentite, a tratti claustrofobico, ti costringe a una lettura in apnea ma poi torni a respirare e ti sembra di rinascere. Il malessere dei/delle protagonisti/e ti si attacca addosso. Lo vivi. Ombra e luce. Male e bene. Veleno e cura.
Una bella prova di scrittura per Francesca G. Marone.

Cinzia Inguanta

Foto in alto: Francesca G. Marone

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