La poesia nel dì di domenica presenta “Posologia” di Simona Garbarino

Simona Garbarino
Attrice, pedagogista teatrale e poeta: «[…] mi sento una donna sempre in movimento, un movimento interno che mi abita sempre.»

Simona Garbarino è una donna e un’artista in continuo movimento. È attrice di teatro, cinema e televisione, poeta, pedagogista, docente universitaria. Durante la sua carriera ha intrapreso un percorso di approfondimento sulla creatività e la crescita personale attraverso la teatralità. Da molti anni Garbarino lavora nell’ambito della pedagogia teatrale, della pedagogia immaginale e della teatroterapia conducendo laboratori rivolti ad attori, insegnanti, professionisti della relazione di cura e di aiuto. È formatrice del Teatro dell’Ortica di Genova; si occupa di formazione nel campo della pedagogia teatrale e del teatro sociale. Numerose le sue collaborazioni come docente con università italiane, tra cui quella di Genova e la Cattolica di Milano.

Garbarino è famosa, soprattutto per il suo personaggio cult di Madre in Sensualità a corte, dove interpreta un’iconica dama settecentesca, isterica e feroce, in eterno conflitto con lo svampito figlio super pop Jean Claude (Marcello Cesena). L’esilarante sit-com ha inizio nel 2003 all’interno di vari programmi della Gialappa’s Band.

Nel 2020 ha vinto il primo premio per la sezione Poetry nell’ottava edizione dell’ACTORS&POETRY FESTIVAL con pubblicazione della silloge Poesie del risveglio, edizioni Zona Contemporanea. Promuove letture poetiche in pubblico sotto forma di reading e collabora con artisti per la creazione di video poetici.

Simona Garbarino è un’accanita lettrice di poesia, che definisce una scrittura che va al cuore delle cose con immediatezza. Decide timidamente di cominciare a scrivere, e così nasce il suo primo libro Poesie del risveglio. Nella prefazione del libro, Rosa Elisa Giangoia scrive: «Simona Garbarino, a un certo punto, ha sentito che per lei, nella sua vita, la poesia poteva essere qualcosa di molto importante, una nuova occasione di riflessione personale e di dialogo con gli altri, nonostante rappresentasse qualcosa di impegnativo, persino di faticoso. Dice infatti: “Ciò che scrivo scava / e mi abbandona, / esausta ed affranta, / per aver tutto vomitato / tutto rivelato ed offerto, / come all’altare degli dèi”. Consapevole di questa funzione per lei catartica dello scrivere poesia, con immediatezza e spontaneità, ha iniziato a comporre delle liriche e, nel giro di pochi mesi, ha messo insieme questa silloge.»

Per La poesia nel dì di domenica, Serena Betti legge per noi Posologia di Simona Garbarino. Buon ascolto.

Debora Menichetti

Foto in alto: Simona Garbarino dal profilo Facebook dell’artista

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Posologia

Magnifica il tuo talento,
cammina in punta di piedi
come un viaggiatore invisibile,
abbraccia
la fragilità
scova
la gioia
annuncia
la grazia
dichiara
l’amore.
Tutto il resto
è tempo sottratto,
bavaglio stretto
parola infelice.
Debbo continuare?
Sentiti prezioso,
pieno di gemme
dalla testa ai piedi,
compresi gli organi interni.
E zittisci
gli sperperatori di bellezza,
gli assassini della tenerezza
i boia della lucentezza.
Di botto,
all’improvviso,
folgorali
con l’insostenibile luce
di un’anima liberata.

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