Autrice di una famosissima ode di gratitudine alla vita, con le sue parole celebra la bellezza del mondo e la benevolenza del tempo.
La vita è preziosa. E Mariangela Gualtieri, la poeta protagonista di queste domeniche di festa, ce lo ricorda in ogni sua parola, in ogni immagine nitida che suscita in noi quando ci avviciniamo a una sua poesia. Chi di noi non ha letto e ascoltato più e più volte Bello mondo, nota anche come Ringraziare desidero: basta guardarsi intorno per trovare qualcosa di cui essere grati, per scoprire cose che diamo per scontate e che, invece, sono piene di bellezza, ricchezza, amore.
Questa “preghiera” ha dato molta notorietà alla poeta anche perché è stata declamata in concerti di artisti di successo. Ma Gualtieri ha continuato a essere l’artista di sempre. Nata a Cesena, dopo una laurea in architettura all’Università di Venezia, nel 1983 ha fondato, assieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha dedicato moltissima attenzione alla voce.
La poesia, a suo modo di vedere, è uno spartito musicale che richiede la voce: non vede l’ora che una voce la pronunci, proprio come la musica necessita di uno strumento. E la voce chiede che qualcuno la ascolti. Da sempre, infatti, pone una cura particolare nella consegna orale della poesia, con un timbro, una profondità, una pacatezza inconfondibili. La sua poesia si fonda sull’attenzione, uno dei punti nodali dell’ascolto poetico.
Due sono i motivi principali che ci hanno spinto a scegliere la poesia che proponiamo oggi e che sarà accompagnata, come sempre, dalle immagini del video curato da Debora Menichetti: il primo perché è stata pubblicata dalla poeta sul suo profilo Facebook proprio il 24 dicembre, nel 2016. Ma soprattutto per le ultime parole, così potenti, così importanti e così necessarie in questo momento particolarmente difficile dentro e fuori i nostri confini: «…insegnaci la gioia. Adesso.»
Serena Betti
Foto in alto: Mariangela Gualtieri dalla pagina Facebook dell’artista
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Gesù è un bambino pensoso