Una relazione spesso profonda, emotivamente intensa e ricca di tenerezza. Ecco tre romanzi raccontano questo legame in tempi e paesi molto lontani dal nostro.
Il libro dell’estate di Tove Jansson (Iperborea, 1989)
Nell’ultima isola abitata prima del mare aperto nell’arcipelago finlandese Sofia trascorre ogni estate in compagnia di sua nonna. Ventidue brevi racconti che abbracciano più anni ma nei quali il trascorrere del tempo è impercettibile. Due donne molto diverse tra loro per età e carattere, vivono la quotidianità immerse a stretto contato con la natura dell’isola. Proprio l’isola, con il mare che la circonda e la sua vegetazione, diviene una presenza fortemente tangibile che si intreccia e si fonde con le avventure estive delle due protagoniste. Sofia è curiosa e alla continua ricerca di nuove esperienze, ribelle e determinata. La nonna è ironica e accogliente, pur iniziando a soffrire i dolori e la stanchezza della vecchiaia, è sempre pronta a sostenere la nipote. Una lettura sospesa e, a volte, rarefatta, malinconica e divertente.
«Tutto si può trovare se si cerca e se ne ha il tempo, ovvero se si ha la possibilità di cercare; e mentre si cerca si è liberi e si trovano cose che non ci si aspettava affatto di trovare.»
Un’estate con la Strega dell’Ovest – e altri racconti di Kaho Nashiki (Feltrinelli, 2019)
La tredicenne Mai decide improvvisamente di non voler più andare a scuola. La madre la manda a stare del tempo con la nonna che vive nella campagna da giapponese e che viene da sempre chiamata Strega dell’Ovest dalla figlia e dalla nipote. Inizia così un’estate di scoperte e di riti, preparando marmellate fatte in casa, accudendo gli animali dell’aia, lavorando nell’orto e a raccogliere erbe selvatiche. Fino al momento in cui la nonna rivela a Mai di possedere davvero poteri magici, di essere una vera “strega”! Da qui prende avvio il suo addestramento per imparare a utilizzare la magia nella vita quotidiana. Scoprirà ben presto che non è fatta di pozioni magiche, ma di pazienza e forza di volontà, preparerà il suo fisico e la sua mente a catturare l’essenza della normalità e delle piccole cose.
«Devi ripeterti che qualunque cosa accada, “non è una ferita mortale”. In questo modo, anche se in quel momento non ti sembrerà, da qualche parte nel tuo corpo e nella tua mente nascerà il seme di una nuova forza vitale che germoglierà con vigore.»
Quando le montagne cantano di Nguyễn Phan Quế Mai (Editrice Nord, 2020)
Le vicende Dieu Lan e Huong, nonna e nipote, coinvolgono non solo la storia travagliata della loro famiglia, ma quella del Vietnam tra guerre presenti e passate. Una narrazione condotta in parallelo ci porterà a scoprire la storia passata di Dieu Lan, costretta a fuggire con i suoi figli e a mendicare per strada per poter vivere, e quella di Huong, che si troverà a avere una famiglia sconvolta dalla guerra civile del Vietnam. Nonna e nipote faranno i conti con la morte, le malattie, l’abbandono, le guerre e le divisioni ideologiche, nonostante tutto si sente forte crescere e fiorire il germe della speranza. Queste due donne sono in grado di rialzarsi dopo ogni caduta guidate da quella scintilla che nasce in seno alla famiglia, dalla volontà di sostenersi a vicenda. Un libro di molte pagine coinvolgente e appassionante, mai noioso.
«Mi ero convinta che, se le persone avessero cominciato a leggere e a scoprire le culture degli altri popoli, non ci sarebbero più state guerre.»
Sara Simoni
Foto in alto: Nonna e nipote da dire.it
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