Un itinerario per conoscere l’anima di Venezia attraverso i locali più caratteristici, gustando ombre e cicchetti in compagnia.
Venezia è la città delle grandi meraviglie, dell’architettura spettacolare che si riflette nell’acqua, senza soluzione di continuità, degli scorci incredibili che non è possibile smettere di fotografare. Ma Venezia è anche la città dove è difficile trovare un bagno. Sì, avete letto bene. Sto parlando di servizi igienici. A Venezia i bagni pubblici sono a pagamento e, soprattutto, sono davvero pochi.
Come se non bastasse diversi locali non hanno la toilette a disposizione dei clienti. La metratura ridotta o il vincolo di belle arti per gli edifici storici (tutti!), fanno sì che non siano tenuti ad averla per forza. Quindi, soprattutto se volete gustare un ombra a ogni bacaro, seguite il mio consiglio: utilizzate il bagno ogni volta che ne trovate uno a disposizione!
Qui potete trovare gli articoli precedenti con gli altri bacari: #1, #2, #3, #4 e #5.
Se avete seguito il percorso suggerito dalla sequenza dei bacari degli articoli precedenti, ora vi trovate ad attraversare il Ponte di Rialto verso il sestiere San Polo. Gustatevi la salita e il panorama; appena scesi troverete sulla vostra destra l’Osteria Bancogiro, uno dei bacari più frequentati della città. Se la stagione lo permette potete occupare uno dei tavolini del plateatico sul retro, direttamente sul Canal Grande. Oppure potete rimanere al bancone, dove è più facile socializzare. Per gli estimatori consiglio di ordinare una coppia di ostriche, sempre freschissime e ovviamente aperte al momento sotto i vostri occhi. L’unico difetto è che vanno a ruba e può succedere di arrivare troppo tardi.
Campo San Giacometto, 122, Venezia.
Poco distante si trova l’Ostaria dai Zemei, tappa imprescindibile in questo particolare tour della città. Gestita da una coppia di gemelli, propone una selezione di cicchetti di primissima qualità. Qui, come in molti altri bacari, la cordialità degli osti sarà direttamente proporzionale alla vostra. Oltre ai tavolini all’esterno potete trovare alcuni sgabelli davanti al bancone. Soffermatevi sulle foto esposte: sono tutte coppie di gemelli che hanno spontaneamente portato la loro foto come dimostrazione d’affetto.
Rio Terà San Silvestro, 1045/b, Venezia.
Continuando ad addentrarvi nel sestiere San Polo troverete L’Archivio: uno dei bacari più forniti della zona. I cicchetti variano da tramezzini e bocconcini farciti fino ad assaggi di pesce come ad esempio i polipetti al pomodoro.
Fondamenta Frari, 2565, Venezia.
Proprio davanti a quest’ultimo bacaro si trova la Basilica dei Frari. L’ingresso è a pagamento ma è una delle chiese maggiori di Venezia. Se avete voglia di abbinare una visita culturale a quella enogastronomica questa è un’occasione da non perdere.
Trovate la guida completa nel libro Bacari a Venezia, scritto a quattro mani con Lorenzo Corsale.
Erna Corsi
Foto in alto: Cicchetto e ombra all’Osteria dai Zemei – di Erna Corsi
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