Chrissie Hynde e i Pretenders, attitudine punk e anima rock

Chrissie Hynde
Un’americana a Londra alla conquista del mondo, sfida la British Invasion e trova il suo posto nella musica con grinta e coraggio.

Primi anni settanta. In America gli inglesi stanno dominando il mercato musicale da un decennio. Chrissie Hynde, una ragazza dell’Ohio, affascinata dal rock e affamata di successo, decide di sfidare tutte le regole e si trasferisce a Londra. Con determinazione e talento diventa front-woman di un gruppo di musicisti eccellenti. Sono i Pretenders, basta un album per portarli sul tetto del mondo.

Gli esordi

Christine Ellen Hynde nasce ad Akron, in Ohio, nel 1951. È una città artisticamente molto viva, lì, tra i tanti, si formeranno i Devo e i Black Keys. Da bambina Chrissie impara a suonare la chitarra. Si ritrova adolescente con una voce dal timbro particolare, capace di graffiare nei toni bassi e di diventare insolitamente dolce in quelli acuti.

A vent’anni sente il forte richiamo per l’Inghilterra, si sposta a Londra nel 1973, dove respira l’aria di rivoluzione del punk. Lavora nel negozio di Vivienne Westwood, stella nascente della moda e scrive articoli per la rivista NME New Musical Express, frequentando concerti e backstage. Il suo obiettivo resta la musica, per questo collabora con i Clash come chitarrista. Dopo cinque anni difficili insieme a Pete Farndon fonda i Pretenders e il primo album omonimo del 1980 diventa un best seller.

Il successo

I Pretenders, oltre a Chrissie e Farndon, annoverano due ottimi musicisti come James Honeyman-Scott e Martin Chambers. In piena epoca punk hanno il coraggio di mischiare gli stili, dal reggae al soul, e di puntare sulla melodia. La Hynde sul palco è una regina, la sua voce ammalia il pubblico con il suo charme. Si sa che il rock porta con sé un bel carico di guai, tra eccessi e dipendenze e Chrissie non ne è immune.

Conosce Ray Davies, leader dei Kinks, con lui ha una relazione nociva per gli equilibri della band. La droga prende il sopravvento: Pete Frandon viene cacciato dal gruppo e James Honeyman-Scott viene trovato morto nel giugno del 1982.

La svolta

Nonostante tutto Chrissie Hynde non vuole mollare. Si riprende il progetto, si appropria del marchio Pretenders e trova nuovi musicisti. L’esordio è superlativo: il disco Learning To Crawl è trainato dalle mega hit Back on the Chain Gang e Middle of the Road. Nel 1985 la partecipazione al Live Aid chiude la fase più esposta della sua carriera.

La cantante decide di dedicarsi alle figlie nate dalle relazioni con Ray Davies e Jim Kerr (leader dei Simple MInds). Tuttavia negli anni continuano le collaborazioni importanti, dagli U2 a Bob Dylan, si occupa anche di colonne sonore per il cinema e non rinuncia ai tour (nel 1994 con i Pretenders riformati, accompagnerà i Rolling Stones in giro per il mondo).

Limpegno

Oggi Chrissie Hynde ha 73 anni e da oltre trenta è un’attivista ambientale per il pianeta e i diritti degli animali. La sua indole punk le ha fatto collezionare una serie di arresti e denunce. È testimonial per la PETA, People for the Ethical Treatment of Animals e diffonde la cultura del vegetarianismo. Comunque non ha mai abbandonato l’amore per la musica, che approccia ancora in modo eclettico. Lo testimonia lo splendido disco del 2019 Valve Bone Woe, inciso con un’orchestra dal fascino jazz.

Una donna dalla voce roca e di velluto, unica nel panorama del rock, capace di grandi rivoluzioni per le battaglie civili in cui crede. 

Music

Back on the Chain Gang

Don’t get me wrong

I’ll Stand by You

Elena Castagnoli

Foto in alto: Chrissie Hynde

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