I bacari veneziani #8: un viaggio nei sapori della città più bella del mondo

bacari veneziani
Un itinerario per conoscere l’anima di Venezia attraverso i locali più caratteristici, gustando ombre e cicchetti in compagnia.

Tornare a Venezia è un’esperienza da provare: lo stupore e la magia che si provano sono gli stessi di quelli che si possono leggere sul volto dei turisti che la visitano per la prima volta. Il tour dei bacari che vi abbiamo proposto in questa serie di articoli vi accompagna a conoscerla anche da un punto di vista diverso, più vicino a quello dei veneziani.

Oggi, come ultima tappa, ci spostiamo nel sestiere di Dorsoduro, di fronte all’isola della Giudecca.
Se volete accettare la sfida e provare il tutto tour enogastronomico completo ecco a voi i link agli articoli precedenti con gli altri bacari:  #1, #2, #3, #4, #5, #6 e #7.

Da Codroma è principalmente un ristorante ma apre in mattinata e serve volentieri ombre e cicchetti. I tavoli all’aperto lungo il canale sono molto allettanti, ma se vi capita di passare in estate, quando il sole non perdona, potete accomodarvi sugli sgabelli a fianco delle botti utilizzate come tavolino che si trovano nella calle laterale, coperta da una volta che dona ombra e frescura.
Fondamenta Briati, 2540, Venezia

L’Osteria al Squero è una delle più vivaci della zona. Un bancone bar ben fornito di cicchetti di ogni tipo vi darà il solo problema di dover scegliere velocemente perché qui spesso c’è la coda fin dall’esterno. Non fatevi scoraggiare e attendete con pazienza, ne vale la pena. Qui potete ordinare anche lo spritz veneziano in alternativa alla classica ombra. All’interno ci sono dei posti a sedere ma se decidete di mangiare fuori in riva al canale, come fanno in molti, fate attenzione a non farvi rubare il prelibato boccone dai gabbiani in agguato!
Fondamenta Nani, 943, Venezia

Poco più avanti, si trova il bacaro Cantine del Vino, già Enoteca Schiavi. Qui potete degustare svariati vini al bicchiere e anche acquistare delle bottiglie da portare a casa con voi. Se volete rimanere su qualcosa di semplice assaggiate il loro rosé alla mescita, non ve ne pentirete. Per accompagnare, fatevi tentare dalla nutrita schiera di cicchetti: alcuni sono davvero particolari e tutti sensazionali. Fra i tanti vi segnalo quello alla crema d’uovo e fiori, quello con la mousse di pistacchio e quello con il salame di piovra e salicornia; per i più audaci ci sono degli abbinamenti insoliti come tonno e cacao. Ma rimanete vigili, la signora Sandra non fa che prepararne di nuovi che escono in continuazione dalla sua cucina su vassoi che riempiono il cuore di gioia.
Fondamenta Nani, 992, Venezia

Sulla riva opposta del canale, di fronte agli ultimi due bacari, si trova lo squero più antico della città, dal quale prende il nome il locale che vi abbiamo consigliato. Qui vengono fabbricate e riparate le gondole. Se continuate la vostra passeggiata verso il Canal Grande potrete ammirare il ponte dell’Accademia. Vi consiglio però di non percorrerlo, ma di continuare sulla stessa riva fino all’estrema punta orientale del sestiere Dorsoduro, dove troverete la meravigliosa chiesa della Salute e la punta della Dogana. Qui c’è un piccolo attracco, dove per pochi euro avrete la possibilità di attraversare il Canal Grande su una gondola, diretti verso San Marco. È il punto dove il canale incontra il mare e raramente è una navigata tranquilla come quella nei canali all’interno della città, ma con un cuore impavido e una piena fiducia nel vostro gondoliere potrete vivere un’esperienza indimenticabile! 

Trovate la guida completa nel libro Bacari a Venezia, scritto a quattro mani con Lorenzo Corsale.

Erna Corsi

Foto in alto: I cicchetti di Cantine del Vino- di Erna Corsi 

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