Come si scrive un romanzo rosa? Stefania Bertola lo racconta attraverso un libro che mette insieme tante storie e una sola passione comune.
Ho scritto più volte che sono una consumatrice seriale di audiolibri. Un paio di settimane fa ero alla ricerca di un titolo “leggero”, reduce da alcuni libri impegnativi desideravo un po’ di svago. Cercando nel catalogo MLOL, sono incappata in Romanzo rosa di Stefania Bertola, edito da Einaudi nel 2012. Conoscevo Bertola, in passato avevo letto un altro paio di suoi lavori e ve ne abbiamo già parlato qui, quindi non ho esitato un attimo a scaricarlo e iniziare l’audiolettura.
La protagonista del libro è Olimpia, bibliotecaria cinquantottenne che si iscrive a un corso per imparare a scrivere un romanzo rosa in una settimana. Intorno a lei gravitano molti altri personaggi, reali e inventati, e chi legge, o ascolta, viene catapultatə in mezzo a una serie di vicende spassose.
Caratteristica che ho molto apprezzato in Romanzo rosa, è il poter assistere alla storia nella storia. Olimpia ci racconta la sua vita, tratteggia l’austera insegnante del corso e tutte le persone che lo seguono con lei. Conosciamo persone e protagnoistə mentre assistiamo alla stesura del suo romanzo rosa. Seguendo scrupolosamente le ferree istruzioni del perfetto “Melody”, Olimpia aggiusta di volta in volta il tiro, lavorando al computer con grande abnegazione.
Un’altra cosa che mi ha fatto sentire a casa ascoltando il romanzo di Stefania Bertola è la totale empatia che scatta tra persone che hanno uno stesso interesse. A me è capitato di seguire dei piccoli corsi di scrittura ed è sempre successa la stessa cosa: nel giro dei primi minuti del primo incontro si diventa immediatamente complici.
Una nota particolare la voglio dedicare anche a Germana Pasquero, la voce che ha letto il romanzo: se la penna che scrive è una garanzia, anche chi interpreta dev’essere all’altezza e posso affermare senza dubbio che lo è stata.
Romanzo rosa è un libro piacevole, divertente, in un certo senso rassicurante. Io sostengo a gran voce che, al mondo, c’è bisogno di qualsiasi tipo di storia perché esiste qualsiasi tipo di sensibilità. La qualità degli scritti di Stefania Bertola non si discute e questo suo lavoro ne è certo un esempio lampante. Lo suggerisco a chi ha voglia di intrattenersi con poco più di sei ore di ascolto (o poco più di duecento pagine di lettura). Se quel qualcuno è anche una persona che ama scrivere, magari sentirà quella certa fiammella tornare a scaldarlə un po’.
Serena Pisaneschi
Foto in alto: Stefania Bertola, foto di Giliola Chistè
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