Ricercatrice di straordinaria bravura, con la sua voce inconfondibile e la sua chitarra ha raccontato la storia e segnato le nostre vite.
Lascia un grande vuoto Giovanna Marini, una musicista di grandissimo spessore e umanità, impegnata politicamente e socialmente che si è avvicinata al canto popolare e la storia orale cantata e ha raccontato i suoni che accompagnano i riti e le canzoni di protesta, dando voce alle donne e alle lotte contro i soprusi e le sopraffazioni. Il suo timbro inconfondibile e penetrate ha ridato luce a sonorità antichissime.
Etnomusicologa, compositrice, ricercatrice, cantante ha fatto parte del Nuovo Canzoniere Italiano e negli anni Settanta ha fondato a Roma la prima scuola popolare di musica in Italia. Qualche anno fa Chiara Ronchini ha curato il documentario Giovanna. Storia di una voce, che ne racconta la vita e il pensiero.
Per approfondire o conoscere Giovanna Marini consigliamo l’ascolto su RayPlay degli speciali proposti dalla trasmissione di Radio 3, Battiti e l’intervista realizzata da Katia Nobbo in occasione del al Torino Film Festival del 2021.
Giovanna Marini è stata la voce della libertà. Ci piace ricordarla con una delle sue canzoni più famose e significative, Lamento per la morte di Pasolini, e con un video tratto da uno dei concerti di Francesco De Gregori con cui ha collaborato per diversi anni.
A lei il nostro ringraziamento per la preziosa eredità che ci lascia.
Serena Betti
Foto in alto: Giovanna Marini – corsenetinfos.corsica
© RIPRODUZIONE RISERVATA