“Come Away with Me”, il lungo viaggio di Norah Jones tra pop, jazz e soul

Nora Jones
Figlia d’arte, cantautrice, pianista e performer sa costruire mosaici sonori di grande intensità, impreziositi dalla sua voce unica.

Sono passati ventidue anni dal clamoroso debutto di Norah Jones con l’album Come Away with Me, un prodigioso mix di musica pop, soul e jazz.
Oggi, dopo nove Grammy Awards vinti, cinquanta milioni di dischi venduti e centinaia di concerti sold out in tutto il mondo, ha sperimentato la produzione del suo primo podcast Playing Along. In ogni episodio, accoglie un ospite diverso tra collaborazioni musicali improvvisate e conversazioni sincere.

Gli esordi

Nasce nel 1979 a New York e a soli quattro anni si sposta in Texas. Il padre è il famosissimo Ravi Shankar, il grande maestro di sitar dei Beatles ai tempi del loro viaggio in India nel 1966. Norah non cresce con lui, ma con la madre Sue Jones, cantante di musica soul, che le ha trasmette l’amore per la musica.

Suona il pianoforte in modo prodigioso, canta nel coro della chiesa e ama Billie Holiday e Etta James. All’Università del Nord del Texas si specializza in piano jazz e nell’estate del 1999 decide di dare una svolta alla sua vita. Torna da sola a New York, subaffitta un appartamentino al Greenwich Village e si esibisce negli storici locali del circuito folk.

Il successo fulmineo

Jones improvvisa una band con alcuni ottimi musicisti della scena newyorchese e registra qualche canzone per la celeberrima etichetta Blue Note. Conosce Arif Mardin, lo storico produttore e arrangiatore di Aretha Franklin e Dusty Springfield, che si occupa del suo album d’esordio. Come Away with Me vanta la partecipazione di Bill Frisell e mescola elementi di jazz, soul, country e folk creando un suono unico e raffinato.

I brani hanno grande immediatezza pop e rimandano agli ascolti di Norah, da Nina Simone a Joni Mitchell.  Le vendite totali a livello mondiale superano i diciotto milioni di copie e l’artista trionfa ai Grammy del 2003 con otto statuette vinte, tra cui miglior album, brano e miglior nuovo artista.

La carriera

Due anni dopo, Norah supera la difficile prova del secondo disco e con Feels Like Home conferma il grande successo del primo. Nel 2007 arriva il terzo album in studio, Not Too Late che due anni dopo è seguito da The Fall. Jones è ormai padrona della produzione dei suoi lavori: scrive tutte le canzoni, registra nel suo studio casalingo, i testi sono spesso ispirati a esperienze vissute e trasportate in musica con grande generosità.

L’ultimo dei nove dischi in studio, Visions, è una collezione vitale di dodici canzoni che l’artista aveva iniziato a scrivere prima della pandemia del 2020. Ha rielaborato molte delle emozioni di quel periodo complicato. Il risultato è sorprendente: si allontana dai toni soft che hanno sempre contraddistinto la sua musica e vira decisamente verso atmosfere funky e psichedeliche, inserendo chitarre distorte e tastiere vintage.

Le collaborazioni

Insieme ai suoi progetti da solista, Norah Jones fonda i Little Willies, una band di cinque amici che condividono il gusto per la musica classica americana come quella di Willie Nelson e Hank Williams. Un album omonimo esce nel 2006, seguito da For the Good Times nel 2012.

Molti artisti la stimano e accettano di partecipare a …Featuring. Si tratta di un Greatest Hits di suoi brani ricantati in duetto con alcune star del panorama musicale mondiale tra cui Ray Charles, i Foo Fighters, i Belle & Sebastian. In particolare l’incontro con Ray Charles è stato l’avverarsi di un sogno. Ha dichiarato che in studio non riusciva a smettere di piangere, l’emozione era fortissima.

Nel 2013 l’amore per la musica degli Everly Brothers si concretizza in un album realizzato insieme a Billie Joe Armstrong dei Green Day e intitolato Foreverly.

Norah, a quarantacinque anni e venti di carriera, si destreggia tra tour mondiali, nuove canzoni e i due bambini che ama e cresce da sola, seguendo l’esempio della madre. Come lei li educa all’amore per la musica: al centro della sua cucina di Manhattan campeggia un pianoforte, un “banco di lavoro” dove comporre, giocare e liberare la magia delle sue note.

Music

What Am I To You?

Running

Kentucky (Everly Brothers) – with Billie Joe Armstrong

Elena Castagnoli

Foto in alto: Norah Jones

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