Cast eccezionale e trama avvincente, la miniserie disponibile su AppleTV, è un’opera esteticamente bellissima e onirica che esplora le dinamiche raziali e di genere degli anni ’60.
La donna del lago, la miniserie disponibile su AppleTV, è un prodotto molto diverso da quanto abbiamo visto negli ultimi anni di una televisione realizzata inseguendo l’algoritmo.
È molto più di un thriller. Ci offre infatti un’analisi profonda della società americana degli anni ’60. Vivere in contraddizione, è il tema centro dell’opera della regista Alma Har’el, che racconta la storia di due donne che decidono di mettersi di traverso dentro un sistema conservatore e maschilista. E quindi, saranno loro a pagare, con la carne, il prezzo più alto per perseguire i propri sogni.
Basata sull’omonimo romanzo di Laura Lippman, lo sceneggiato ci trasporta in un’atmosfera cupa e affascinante. Misteri, pregiudizi e lotte per l’emancipazione si intrecciano in un racconto avvincente.
Un’indagine che va oltre il giallo
La trama, incentrata sulla scomparsa di una giovane donna, è solo il punto di partenza per un’esplorazione più ampia dei temi del razzismo, del sessismo e della lotta per l’identità. Natalie Portman interpreta Maddie Schwartz, una casalinga che decide di diventare giornalista investigativa. La sua ossessione per risolvere il caso la porterà a confrontarsi con le proprie fragilità e con le ingiustizie di una società che cerca di reprimerla.
Un cast stellare e una regia impeccabile
Portman è magnetica nel ruolo di Maddie Schwartz, una donna ambiziosa e complessa che cerca di trovare il suo posto in un mondo che le impone limiti e barriere. Moses Ingram è altrettanto brillante nel ruolo di Cleo Johnson, un’attivista afroamericana che lotta per i diritti della sua comunità.
La regia di Alma Har’el è visivamente sorprendente, con un’attenzione ai dettagli che ci immerge completamente nell’atmosfera degli anni ’60. Anche la colonna sonora, composta da Marcus Norris, contribuisce a creare un’atmosfera inquietante e suggestiva.
I punti di forza de “la donna del lago”
La serie non si limita a intrattenere, ma ci offre una riflessione profonda sulle disuguaglianze sociali e sulle lotte delle donne per affermare i propri diritti. I personaggi sono complessi e ben delineati, nelle loro luci e ombre. Le interpretazioni degli attori sono intense e coinvolgenti. L’ambientazione cupa e misteriosa, unita a una fotografia impeccabile, crea un’atmosfera noir che ci tiene incollatə allo schermo.
La donna del lago offre un’esperienza visiva e emotiva intensa. Offre, infatti, una riflessione profonda sulla società e sulle sue contraddizioni. È un’opera che tocca il cuore e la mente, lasciando uno strascico di emozioni e pensieri. Non ultimo, ci invita a riflettere sul nostro passato e sulle sfide che ancora oggi le donne devono affrontare.
Cinzia Inguanta
Foto in alto: La donna del lago, locandina serie tv
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