Alanis Morissette e l’arte di sopravvivere al disco perfetto

Alanis Morissette
Nel 1995 il terzo album della cantautrice canadese vira verso il rock e diventa istantaneamente un manifesto degli anni ‘90.

Ha compiuto da poco cinquant’anni l’eterna ragazza di You Oughta Know, sono lontani i tempi della rabbia che la faceva urlare contro un amore finito e dei milioni di copie venduti. Oggi è un’artista realizzata e, dopo periodi complicati legati alla depressione, vive in equilibrio tra musica e maternità.

Gli esordi

Alanis Morissette nasce nel 1974 ad Ottawa, in Canada. I genitori viaggiano molto, lei ama suonare il pianoforte e dimostra subito un grande talento. A dieci anni fa parte del cast di uno show televisivo per bambini e partecipa come attrice in un film. Il suo sogno però è incidere un album con le sue canzoni e a soli quattordici anni fonda una sua etichetta discografica per stampare duecento copie del primo 45 giri.

La sua determinazione incontra l’interesse della MCA, che la ingaggia per un LP ufficiale nel 1991. Si tratta di un pop acerbo, il risultato non la convince, Alanis sta cercando un altro suono. Si avvicina alla scena del rock alternative e si sposta a Los Angeles, dove collabora con Dave Navarro e Flea dei Red Hot Chili Peppers. Pubblica il singolo You Oughta Know: il brano cambia la sua vita e diventa una hit istantanea. Madonna la vuole per la sua etichetta, la Maverick, e l’album Jagged Little Pill vende più di 33 milioni di copie in tutto il mondo.

Il successo fulmineo

Stiamo parlando di uno dei dischi più importanti degli anni ’90. Alanis Morissette diventa familiare a un pubblico vastissimo, una platea soprattutto femminile, che si riconosce nella sua forza interpretativa, nell’ironia dei suoi testi. Vengono estratti ben sette singoli, canzoni come Ironic o Hand in My Pocket, che ancora oggi sono quotidianamente passate dalle radio e che canticchiamo come si fa con tutte le pietre miliari.

Nel 1996 Jagged Little Pill vince due Grammy come Best Rock Album e Record of the Year, Alanis è la più giovane artista a ricevere questi premi. Il tour promozionale dura diciotto mesi, con lei ci sono i Radiohead e, nel frattempo, l’album viene inserito da Rolling Stone al 45º posto nella lista dei 100 migliori album del decennio, insieme a Nirvana e Oasis. Resistere a quest’urto si rivela assai complicato per la sua stabilità emotiva.

Il difficile secondo disco

Il successo planetario è difficile da gestire per una ragazza così giovane, soprattutto se arriva completamente inaspettato. Morissette non poteva sapere di avere scritto il manifesto della libertà femminile della sua generazione. Via via il peso di questa consapevolezza le genera crisi di ansia e disturbi da stress post-traumatico.

Il mondo è in attesa del suo secondo album. Arriva dopo un viaggio in India, nel 1998, Supposed Former Infatuation Junkie. È un lavoro più maturo, lontano dalla brillantezza pop-rock dell’esordio e l’attenzione mediatica su di lei si spegne velocemente. Alanis cerca dentro se stessa una strada più intimista e trova un suo pubblico, meno vasto e modaiolo, che ama la sua profondità di scrittura. Il secondo disco viene considerato un flop dalla critica, ma è la salvezza per la cantautrice.

La carriera

Libera dal peso della troppa celebrità, l’artista torna a frequentare anche i set cinematografici. Nel 1999 appare in un episodio di Sex and the City e interpreta Dio nel film Dogma di Kevin Smith.

Nel 2002, Alanis Morissette pubblica il suo terzo album Under Rug Swept, di cui è autrice e produttrice. Le vendite vanno meglio e le aprono la strada verso un futuro artistico più sereno. Nel 2004 lavora a un musical su Cole Porter e nel 2005 scrive un brano per la colonna sonora del film campione di incassi Le Cronache di Narnia.

Dopo una tormentata relazione con l’attore Ryan Reynolds, pubblica uno dei suoi dischi più ispirati, Flavors Of Entanglement, in cui mette in musica il dolore e le frustrazioni vissute. Torna nel 2012 con Havoc and Bright Lights che ottiene grande successo e riporta Morissette ai livelli di popolarità degli anni ‘90.  L’ultimo dei suoi album è Such Pretty Forks in the Road, uscito nel 2020, la cui promozione è pesantemente danneggiata dalla pandemia.

La vita privata

Alanis Morissette è mamma di tre bambini e moglie del rapper MC Souleye. Dopo varie relazioni burrascose, nel 2010 trova la serenità che cercava. La maternità è un’esperienza che vive con grande onestà e racconta pubblicamente i problemi dovuti a una pesantissima depressione post-partum.

Molti aborti spontanei le avevano fatto perdere il sogno di una grande famiglia; quando poi anche l’ultimo bimbo è arrivato, le difficoltà emotive l’hanno messa in forte difficoltà. In varie interviste ha spiegato di aver aspettato troppo a lungo per chiedere aiuto, di essersi convinta che solo il palco le avrebbe riportato un equilibrio. Invece oggi è consapevole che deve tutto alla terapia e si spende come testimonial, affinché si impari dalla sua esperienza a cercare il supporto degli specialisti senza esitare.

Music

You Oughta Know

Underneath

Reasons I drink

Elena Castagnoli

Foto in alto: Alanis Morissette

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Se questo articolo ti è piaciuto condividilo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Solve : *
13 + 30 =