La ricerca è stata presentata da WIFTMI durante l’ultima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
WIFTMI – Women in Film, Television & Media Italia ha presentato un’analisi approfondita sulla presenza di film diretti da donne nelle sale cinematografiche italiane nel 2023. Lo studio, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, evidenzia alcuni punti chiave del cinema al femminile.
Riconoscibilità della regista
Registe famose e apprezzate come Liliana Cavani e Alice Rohrwacher, insieme a nuove promesse come Pilar Fogliati e Micaela Ramazzotti, ottengono risultati migliori al botteghino.
Partecipazione ai festival
La maggior parte dei film analizzati (94%) è stata presentata a festival cinematografici, aumentando la loro visibilità.
Contributi pubblici
Molti film hanno beneficiato di contributi statali e del tax credit, ma i budget a disposizione dei progetti a guida femminile sono spesso inferiori.
Distribuzione
Le grandi distribuzioni concentrano le loro risorse sui film con registe più conosciute, limitando le opportunità per le opere prime.
Temi
I film affrontano temi attuali, spesso rivisitando il passato. Il successo di C’è ancora domani, film d’esordio alla regia di Paola Cortellesi, dimostra che il pubblico è interessato a storie che affrontano questioni sociali.
Prospettive future
Si stima che la parità di genere nella regia in Italia sarà raggiunta nel 2054, ma il nuovo decreto sul tax credit potrebbe rallentare questo processo.
Tra successi e ostacoli
Alla luce dell’analisi di WIFTMI la presenza di film diretti da donne è in crescita, ma ci sono ancora disuguaglianze in termini di budget e distribuzione. Il successo di un film dipende da diversi fattori, tra cui la riconoscibilità della regista, il tema trattato e la distribuzione. È necessario continuare a sostenere i progetti a guida femminile per garantire una maggiore parità di genere nel settore cinematografico.
Domizia De Rosa, presidente di WIFTMI, invita il Ministero della Cultura a valutare l’impatto del nuovo decreto sul tax credit con queste parole: «WIFTMI invita il MiC a valutare se i possibili impatti del nuovo decreto siano in contrasto con la strategia per la parità di genere inaugurata dalla Legge Cinema e Audiovisivo 220/2016 e, qualora lo siano, a neutralizzarli con misure che continuino ad incentivare o meglio ancora che incrementino le pari opportunità di genere, per non dover attendere il 2054, ed oltre».
Se vuoi approfondire l’argomento del “cinema fatto dalle donne” leggi o sfoglia online il sesto numero de L’Altro Femminile donne oltre il consueto, interamente dedicato a questo tema.
Cinzia Inguanta
Foto in alto: immagine dal sito di WIFTMI
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