“Un libro e …” – Piccole donne, un grande classico di Louisa May Alcott

Piccole donne
Una storia di formazione che è diventata un grande classico: la vita e la crescita delle quattro sorelle March tra sogni e difficoltà.

La mia proposta per questo venerdì rientra alla perfezione nella mia comfort zone del periodo natalizio. Si tratta infatti del più famoso romanzo della scrittrice statunitense Louisa May Alcott: Piccole donne. Se ogni tanto mi leggete saprete che si tratta di un mio grande amore letterario, infatti lo avevo già consigliato in una delle mie vecchie top ten.

«”Natale non sarà Natale senza qualche regalo”, brontolò Jo, sdraiata sulla stuoia del caminetto.» Inizia così la conoscenza delle quattro sorelle March: Meg, Jo, Beth e Amy. Tutte diverse tra loro, ognuna con una personalità unica, ma insieme rappresentano vari aspetti della femminilità, della famiglia e dei valori dell’epoca.

Meg è la maggiore delle sorelle March (ha sedici anni), è responsabile e matura, ma ogni tanto è vanitosa e superficiale. Jo ha quindici anni, è sicuramente la più ribelle, indipendente e ambiziosa. Aspira a diventare scrittrice e le sue vicende trovano molto spazio all’interno del romanzo. Beth ha tredici anni, è la terza delle sorelle, è dolce, gentile e altruista, ma anche schiva e tanto timida. La più piccola è la dodicenne Amy, descritta spesso come superficiale e viziata, ma crescerà nel corso della storia.

piccole donneSe già conoscete le quattro protagoniste del romanzo di Louisa May Alcott, avrete certamente la vostra sorella del cuore, altrimenti sono sicura che anche voi troverete tra le pagine del libro il vostro “spirito affine” (citando Anne Shirley). Io appartengo alla folta schiera delle innamorate di Jo March fin da quando ero bambina, è impossibile non rimanere colpiti dalla sua personalità contro corrente… soprattutto se si è “testone” e ribelli come me!

Non mi addentro troppo nella trama perché credo che sia molto conosciuta. Gli eventi coprono un intero anno: iniziano a Natale e si concludono a Natale dell’anno successivo. Durante questo periodo il padre delle sorelle, il cappellano Robert March, si trova al fronte durante la guerra di secessione americana. Loro, nel frattempo, impareranno a crescere e diventare grandi in mezzo alle difficoltà, ma anche nella spensieratezza e nella gioia dell’unione familiare. Di grande conforto nei momenti tristi e difficili è la madre, Marmee, il loro riferimento più importante, la personificazione di empatia e saggezza.

Perché leggere ancora oggi un libro uscito nel 1968? Sono tanti i motivi che lo hanno reso un classico intramontabile: sicuramente esplora temi cari a molti come gli affetti familiari e la crescita personale, ma anche l’emancipazione femminile e la libertà di affermarci per ciò che si è. Per me, parlarvi di Piccole donne è stato come raccontarvi delle mie più care amiche!

Il romanzo Louisa May Alcott ha avuto numerose trasposizioni televisive e cinematografiche, anche molto diverse tra loro. Se siete mie coetanee vi ricorderete certamente la serie animata giapponese Una per tutte, tutte per una… che nostalgia! Il mio consiglio però ricade su una delle trasposizioni più recenti, la miniserie televisiva del 2017 (disponibile in streaming su NowTV).

Trasmessa inizialmente su BBC One nel Regno Unito (nel periodo natalizio), è composta da tre episodi che durano poco meno di un’ora ciascuno. La regia è di Vanessa Caswill e ripercorre fedelmente le vicende delle quattro sorelle del Massachusetts.

Nel cast spicca la presenza di Angela Lansbury, che interpreta la zia Josephine March, Michael Gambon (noto per aver interpretato Albus Silente), che interpreta James Laurence e Emily Watson nei panni di Marmee.

Molto brave le quattro giovani attrici che interpretano le sorelle March, calate molto bene nella loro parte, non sfigurano a fianco degli attori più conosciuti. Maya Hawke (figlia di Uma Thurman e Ethan Hawke) è perfetta nel ruolo dell’anticonformista Jo, non mi ha fatto rimpiangere Winona Ryder che, a oggi, rimane la mia Jo preferita!

Una delle trasposizioni più riuscite (dopo la versione cinematografiche del 1994), forse proprio perché si tratta di una serie tv. Ogni personaggio riesce ad avere il proprio spazio e risulta ben raccontato. Per chi già conosce e ama Piccole donne, ma anche per chi le incontra per la prima volta, è un buon modo per passare tre piacevoli serate in loro compagnia. Buona visione e buon fine settimana!

Sara Simoni

Foto in alto: immagine dalla serie tv Piccole donne

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