Pubblicato da Morellini il romanzo è una voce contro il silenzio, un grido di dolore e di speranza contro la violenza di genere e lo stalking.
Alessandra Pagani, con il suo nuovo romanzo Resta solo la tua voce, pubblicato da Morellini Editore, solleva un polverone sul dramma della violenza di genere e dello stalking. Un’opera intensa e coinvolgente che, ispirata a fatti di cronaca, offre uno spaccato crudo e realistico di una realtà spesso taciuta.
Una storia che tocca nel profondo
Con la voce di Giulia, una giovane donna vittima di femminicidio, Pagani dipinge un quadro cupo. L’amore si perverte in ossessione. La violenza, un incubo quotidiano. La narrazione, in prima persona, ci permette di entrare nella mente della protagonista e di comprendere le sue paure, le sue speranze e il suo disperato bisogno di libertà.
Un romanzo di denuncia
Resta solo la tua voce non è solo una storia di un rapporto problematico, ma anche una denuncia forte e chiara contro una società che spesso minimizza o giustifica la violenza sulle donne. L’autrice, attraverso le parole di Giulia, pone l’accento sulla complessità del fenomeno, sfidando i luoghi comuni e invitando il lettore a una profonda riflessione.
Perché non te ne sei andata?
Pagani affronta direttamente le domande che troppo spesso vengono rivolte alle vittime di violenza, svelando il meccanismo psicologico che le tiene prigioniere. Un meccanismo complesso e difficile da comprendere per chi non lo ha vissuto in prima persona.
Una voce che si fa sentire
Resta solo la tua voce è un romanzo che non lascia indifferenti. La scrittura intensa e appassionata di Alessandra Pagani, unita alla tematica di grande attualità, lo rendono un libro destinato a far discutere e a sensibilizzare l’opinione pubblica. Un libro che ci ricorda l’importanza di ascoltare le voci di chi ha subito violenza, di combattere gli stereotipi e di costruire una società più giusta ed equa per tutte le donne.
Cinzia Inguanta
Foto in alto: Alessandra Pagani
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