Ispirandoci al rito dell’attesa legato al mese di dicembre, proponiamo cinque poesie che ci accompagneranno alla fine dell’anno.
L’Avvento è un periodo di preparazione spirituale che viene celebrato in molte parti del mondo seguendo le diverse religioni e le culture proprie di ogni paese. Nel contesto del cristianesimo l’Avvento rappresenta un periodo di grande significato perché sottolinea la preparazione spirituale in attesa della nascita di Cristo.
Un elemento che accomuna le celebrazioni è l’uso di candele che, simbolicamente, rappresentano il fuoco e la luce che illuminano il mese più buio dell’anno. Nelle case del nord Europa, per vivere l’attesa del Natale, e scandirne il tempo, si prepara una corona con rami di piante sempreverdi al cui interno vengono inserite quattro candele da accendere, una alla volta.
Prendendo spunto da questa tradizione nel mese di dicembre proponiamo l’ascolto di cinque poesie, a carattere religioso, che accompagneranno l’attesa del nuovo anno.
«Per me la poesia è preghiera, è molto spesso sacra scrittura. C’è ascolto e c’è dialogo fra noi e le nostre profondità, fra noi e ciò che ci trascende.» Mariangela Gualtieri, la poeta che ritroviamo oggi, chiude così un’intervista che ha rilasciato tempo fa a Famiglia Cristiana. Queste parole sono le più appropriate per presentare Quando vuole pregare, i cui versi sono accompagnati dall’elaborazione video di Debora Menichetti.
Serena Betti
Foto in alto: Mariangela Gualtieri
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Quando vuole pregare
Quando vuole pregare
lei va alla piscina comunale
mette la cuffia e gli occhialini
entra nell’acqua ma non è capace
di domandare, o forse non ci crede.
Allora fa una bracciata e dice
eccomi, poi ne fa un’altra
e ancora eccomi. Eccomi dice
ad ogni bracciata. Eccomi a te
che sei acqua e cloro
e questi corpi a mollo come spadaccini.
E nello spogliatoio, dopo, alla fine
prova sempre una gioia –
quasi l’avessero esaudita
di qualche cosa che non ha chiesto
che non sapeva. Che mai saprà
cos’era.