Una memoria importante è affidata al nuovo libro di Sarah Pellizzari Rabolini

l'alba del 2 giugno - sarah pellizari rabolini
Il romanzo L’alba del 2 giugno dà voce a quelle donne che hanno lottato per i diritti di tutte noi ma sono state dimenticate.

Il nuovo romanzo di Sarah Pellizzari Rabolini inizia nella mattina di una data molto importante per l’Italia e per le italiane: il 2 giugno 1946. Quel giorno tutti gli italiani tornarono finalmente alle urne dopo il ventennio fascista. La grande novità? Il voto finalmente esteso anche alle donne. L’alba del 2 giugno (Morellini, 2024) racconta di Luce che si prepara per andare a votare, ma si espande poi in un esteso flashback che ripercorre le prime lotte per i diritti femminili nel nostro paese. Molte furono le donne che si spesero per questi ideali e nessuna di loro è menzionata nei libri di storia, almeno non in quelli scolastici o maggiormente diffusi. La loro storia si intreccia con quella dell’Italia stessa, proprio in quegli anni che la vedono nascere come stato unitario.

Irma e Lorenza sono due amiche molto diverse, anche rispetto al pensiero sul ruolo della donna nella società, ma sono profondamente legate. La prima impegnata nella lotta e refrattaria a tutte le imposizioni sociali, la seconda più remissiva ma sempre pronta a sostenere l’amica e ad aiutare le altre donne in difficoltà. I dibattiti fra loro sono lo specchio di quella società che si divide fra chi desidera un cambiamento radicale e chi desidera mantenere lo stato delle cose immutato.

«Paghiamo le tasse come gli uomini, eppure non siamo rappresentate. La sottomissione della donna è un ostacolo al progresso” era bella, simpatica, anticonformista, la Mozzoni. “Le mie amiche” aveva continuato e indicato Irma e Maria Antonietta, “hanno viaggiato. Da sole. Il progresso deve essere rappresentato da quella ferrovia che sta collegando l’Italia, che permette a tutti di raggiungere e conoscere luoghi diversi dai propri. E non può esserci progresso se ancora consideriamo esseri inferiori le donne.”»

La vita sociale di Irma si intreccia con quella di donne realmente vissute che con le loro azioni hanno fatto sì che tutte noi potessimo finalmente arrivare ad avere il diritto di voto. Per lunghissimo tempo le donne non hanno potuto scegliere, per se stesse come per il governo. Quello che ora ci sembra un passo importante fu in realtà una svolta epocale che contribuì a cambiare il pensiero e l’atteggiamento di molte.

Laura Solera Mantegazza, Adelaide Cairoli, Annamaria Mozzoni sono alcuni dei nomi che dovremmo conoscere ma che per lungo tempo sono stati tenuti nel dimenticatoio. Donne che hanno lottato per altre donne, per migliorare le condizioni di vita di tutte. L’alba del 2 giugno sono loro e questo romanzo ce ne restituisce le parole e le gesta in un racconto avvincente che offre molti spunti di riflessione.

Erna Corsi

Foto in alto: Sarah Pellizzari Rabolini

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1 commento su “Una memoria importante è affidata al nuovo libro di Sarah Pellizzari Rabolini”

  1. Sarah Pellizzari Rabolini

    Scrivere di Irma e Lorenza è stato importante e doveroso per scoprire le nostre suffragette!
    Vi abbraccio e vi ringrazio moltissimo per queste belle parole📚
    Sarah

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