Marianne Faithfull, non solo la ragazza di Jagger

Marianne Faithfull

L’attrice e cantante inglese si è spenta a Londra il 30 gennaio scorso, ci lascia un’icona della Swinging London e una paladina della libertà di espressione. 

«Marianne è morta serenamente oggi a Londra, in compagnia della sua amata famiglia. Ci mancherà moltissimo.» Con questo triste comunicato è stata annunciata la scomparsa di un’artista eccezionale, protagonista della rivoluzione culturale degli anni ’60, capace di conciliare musica, teatro e poesia.

La sua produzione musicale è particolarmente eclettica e spazia dai classici brani pop sixty’s al synth e all’elettronica; idolatrata dagli altri musicisti e celebrata dal mondo della moda e del cinema, ha collaborato con star del calibro di Nick Cave e Lou Reed.

La biografia

Nata nel 1946 a Londra, Marianne discende da una nobile famiglia austriaca, ma cresce in un ambiente borghese. A 17 anni viene notata a una festa dal manager dei Rolling Stones, Andrew Loog Oldham. La leggenda vuole che le faccia firmare un contratto a scatola chiusa, senza averla sentita cantare, folgorato dalla sua eccezionale bellezza. La canzone che scrive per lei insieme a Mick JaggerKeith RichardsAs Tears Go By, ottiene un successo clamoroso e lei diventa istantaneamente una stella. Nel 1965 altri tre singoli entrano nella Top Ten britannica nel 1965, per poi sbarcare trionfalmente negli Stati Uniti.

La recitazione e gli Stones

Faithfull inizia anche a recitare a teatro nelle produzioni delle Tre sorelle di Cechov e di Amleto, impersonando Ofelia (si dice che ogni sera la scena culminante della pazzia avvenga sotto effetto di eroina).

Sul grande schermo recita a fianco di Orson Welles, Alain Delon e interpreta se stessa nel film del 1966 Made in the USA di Jean-Luc Godard.

La sua fama di musa della Swinging London cresce soprattutto grazie alla sua relazione tossica con Mick Jagger e con gli Stones. Aveva sposato l’artista John Dunbar nel 1965 e aveva avuto un figlio, Nicholas, ma li lascia molto presto per tornare da Jagger.

Il loro rapporto burrascoso è anche uno scambio di stimoli e di idee per le canzoni: da sempre appassionata di letteratura, suggerisce a Jagger di usare Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov come base il testo di una delle canzoni più famose degli Stones, Sympathy for the Devil.

È Marianne a scrivere il testo di Sister Morphine ed è il suo fallito tentativo di suicidio in Australia che ispira Wild Horses. Aveva fatto un sogno in cui Brian Jones (chitarrista della band morto a soli 27 anni) la invitava a gettarsi da una scogliera. Nel sogno lui saltava, mentre lei decideva all’ultimo momento di restare. Quando esce dal coma, la prima cosa che racconta a Jagger è la storia dei cavalli selvaggi della canzone.

Gli eccessi

La sua dipendenza dalle droghe peggiora e la sua reputazione è distrutta dalle relazioni sessuali intrecciate con i membri della band. Nel 1970 Faithfull perde la custodia del figlio, si separa da Jagger e diventa una senzatetto. Vive per strada, sperimentando ogni genere di sostanza. Come spesso capita è proprio dal baratro che si intravedono gli spiragli di luce e lei riesce a pubblicare un album di musica country Dreamin’ My Dreams nel 1976.

La rinascita

Il suo anno è il 1979. Il nuovo disco Broken English è candidato ai Grammy, la sua voce roca e sensuale si unisce a ritmi post punk e new wave. Dal 1987 smette definitivamente di drogarsi e pubblica una serie di ottimi lavori, dal jazz di Strange Weather (1987) a The Seven Deadly Sins, dedicato al repertorio di Kurt Weill e Bertold Brecht (1998). Le sue collaborazioni nel corso degli anni includono, tra gli altri, Nick Cave, Lou Reed, Emmylou Harris, Beck e i Metallica. Ha pubblicato una ventina di album in studio. Anche al cinema torna con grandi ruoli, come la regina Maria Teresa d’Austria in Marie Antoinette di Sofia Coppola o  l’eccezionale stripper di mezza età Irina Palm di Sam Garbarski.

Faithfull aveva una salute molto cagionevole, aveva contratto l’epatite C durante gli anni delle dipendenze, soffriva di artrite ed era sopravvissuta faticosamente al Covid-19. Si è spenta nel sonno all’età di 78 anni, dopo cinque decenni di carriera, in cui ha reso evidente come si possa rinascere dalle proprie ceneri, essere eclettiche, imprevedibili, creative. Molto più della bellissima donna di Mick Jagger.

Music

As tears go by

Sister Morphine

The Gypsy Faerie Queen feat. Nick Cave

Elena Castagnoli

Foto in alto: Marianne Faithfull da ansa.it

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